Il Petrolio delle divisioni e l’interesse generale
Da una parte quelli dell’«evviva il greggio»: il petrolio non produce grandi guasti, ma almeno fa incamerare un po’ di soldi con le royalty. Dall’altra ci sono i «vade retro oro nero», o resistenti a oltranza: se consentiamo alle trivelle di bucherellare dappertutto, pensano, avremo pure qualche soldo nell’immediato, ma ci saremo giocati ambienti e paesaggi che sono la nostra risorsa più preziosa e di lunga prospettiva. Ma le divisioni non finiscono qua. È da tempo che i due senatori lucani di Forza Italia, Guido Viceconte e Vincenzo Taddei, pongono in Parlamento (lo hanno fatto prima in commissione, poi in aula al Senato, raccogliendo altrettante bocciature) la questione dell’abbattimento delle accise per la Basilicata, in modo da far pagare un po’ meno la benzina ai lucani. Ma, in casa centrosinistra, di questa proposta nessuno vuol sentir parlare.
E ciò ha determinato anche la reazione delusa dei due parlamentari azzurri. Quelli del centrosinistra hanno indicato invece, sulla questione, una diversa strategia: il presidente della Regione, Vito De Filippo, intervenuto a Uno Mattina, ha infatti annunciato che, dal 2008, verrà studiato un meccanismo complesso per «alleggerire» la bolletta del gas delle famiglie lucane. Il verde Mollica giudica favorevolmente questa soluzione: in tal modo non si incentiva l’uso delle auto (con relativo aumento del carico inquinante) e il vantaggio resta tutto ai lucani (che pagheranno meno il gas di casa) e non anche a quelli che, passando, verranno a fare il pieno di carburante da queste parti.
L’impressione è che, se sulla questione petrolio (come su altre delicate vicende lucane), si riuscisse a parlare una sola lingua, la Basilicata potrebbe trarne beneficio. Raccogliere qualche risultato in più e assistere a qualche polemica in meno. Esiste ancora una cosa che si chiama interesse generale?
Articoli correlati
- Meloni più audace di Putin
Si condanna l’occupazione russa dell’Ucraina mentre si continua ad occupare l’Iraq
Nessuno sembra farci più caso ma i militari della NATO, ora sotto comando italiano, stanno sempre occupando illegalmente il Nord Est dell’Iraq, zona grande quanto il Donbass. Più audace di Putin, la Premier Meloni, in tuta mimetica, è andata sotto Natale a rendere loro visita. Nessuno ha fiatato.1 gennaio 2023 - Patrick Boylan - Azione nonviolenta a Roma davanti all’ENI
Solidarietà agli attivisti di Extinction Rebellion
Gli attivisti chiedono di incontrare i ministri Patuanelli e Gualtieri, che detengono la Golden Share con cui si può indirizzare l’ENI verso la fuoriuscita dal fossile e verso nuove politiche sostenibili in Italia e nel mondo9 ottobre 2020 - Alessandro Marescotti - Un contratto da 871,7 milioni di euro per 32 elicotteri 24 AW149 e 8 AW189
Stop all’export di armi italiane agli Stati che violano diritti umani? Chiedetelo all’Egitto
Alcune fonti del governo italiano hanno parlato di “missione del secolo”, visti i valori politici, commerciali e industriali7 giugno 2020 - Rossana De Simone - “Intanto io lo so...”
La pubblicità “verde” di ENI smascherata da due gruppi ecologisti
A sostegno della loro denuncia, gli attivisti mettono a disposizione online un prezioso documento ricco di infografiche. Inoltre, organizzano un webinar il 14 maggio per presentarlo.12 maggio 2020 - Patrick Boylan
Sociale.network