Procedura d’infrazione Ue contro l’Italia per inquinamento dell’aria
Ne dà notizia lo stesso esecutivo Ue in un comunicato. L'SO2 - si legge nella nota - è un inquinante atmosferico emesso da impianti industriali che può causare problemi respiratori e acuire le patologie cardiovascolari. La Commissione chiede inoltre a 23 Stati membri di inviare informazioni sui provvedimenti che adottano per ridurre il livello del PM10 o particolato (cioè la frazione “grossa” delle particelle trasportate dall'aria) e soddisfare così le norme fissate dall'UE.
Il particolato è emesso dalle industrie e dal traffico e può provocare asma, problemi cardiovascolari, cancro ai polmoni e portare a morte prematura. In circa il 70% delle città europee con almeno 250 000 abitanti vengono superati i valori limite fissati per il PM10 almeno in una zona. I valori limite stabiliti dall'UE per il biossido di zolfo, il PM10 e vari altri inquinanti sono stati fissati in una direttiva del 1999.
Stavros Dimas, commissario all'ambiente, ha dichiarato: “Grazie alla normativa dell'Ue il biossido di zolfo non avvelena più i nostri laghi e non uccide più gli alberi; in alcune zone, tuttavia, c'è ancora un rischio per la salute perché le concentrazioni sono troppo elevate.
Gli Stati membri devono allineare i livelli registrati al loro interno alle norme stabilite dall'UE per tutelare adeguatamente la salute dei cittadini. Il PM10 presenta un rischio ancora più elevato per la salute ed è un problema molto più ampio: per questo dobbiamo sapere che gli Stati membri stanno intervenendo seriamente per evitare che i valori limite continuino ad essere superati”.
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