«Ma non chiedete al sindaco di essere anche scortese»
Caro Direttore,
Le strette di mano del Sindaco Stefàno ai rappresentanti dell’Ilva, in occasione del dono delle fontanelle del cimitero fatto da quella industria alla città di Taranto, sono state interpretate da alcuni “criticoni” e da una esigua parte dell’opinione pubblica, come gesto di sottomissione delle Istituzioni locali ad una industria che ha causato il noto disastro ambientale, accompagnato da neoplasie e morti bianche, per cui ora ad essa non dovrebbero farsi “sconti” di nessun genere su eventuali compromessi di accordo per una più sicura coesistenza con la città.
Beh! A me pare che ora si stia esagerando con queste inutili e livorose prese di posizioni, che avrebbero la sola funzione di continuare a scavare sempre di più quel solco già profondo che ha diviso la città dalla sua più grande ma... “odiata” industria, impedendo così di affrontare con più serenità la grave situazione ambientale.
A me che ho una particolare tendenza a privilegiare le cose concrete, sarebbe invece piaciuto che i nostri “criticoni”, più che preoccuparsi del la “forma” con le più comode polemiche sul significato simbolico delle strette di mano, avessero badato anche, e di più, alla “sostanza”, dando prova delle loro capacità creative ed organizzative, invitando i nostri parlamentari locali ad interessarsi con più zelo della città a livello nazionale, promuovendo manifestazioni di energiche proteste, per richiamare l’attenzione dello Stato a combattere con mezzi più idonei i danni causati dal “Mostro di acciaio” da lui stesso costruito in questa città, o facilitare la creazione di nuove risorse produttive di lavoro meno inquinante.
Al caro prof. Mario Guadagnolo che stimo per il suo spiccato senso di civismo e per il suo amore per questa città, domando se nel suo intervento sul “Corriere” del 7 novembre, abbia visto nel gesto del sindaco solo “una resa incondizionata”, o un doveroso e civile ringraziamento, seppure ostentato?
A me, forse perchè manca l’acutezza intuitiva, il gesto delle strette di mano e degli abbracci, non é sembrato il simbolo della “svendita della città per il famoso biblico piatto di lenticchie”, ma l’inizio di un nuovo approccio più sincero tra le città e la sua industria, finalizzato a sinergizzare le proprie forze per risolvere seriamente ed in tempi relativamente brevi, l’annoso problema ambientale che affligge questa città.
Inoltre, il sindaco Stefàno, in occasione del dono di queste fontanelle, avrebbe dovuto attenersi scrupolosamente alle regole dettate dal far play, e cioè come dice il professore Guadagnolo che “le strette di mano possono esserci solo quelle formulate tra parti avverse nei tribunali”.
Allora mi domando: ma il sindaco, di fronte alla concretezza di un dono fatto alla città , anche se modesto, cosa avrebbe dovuto fare? Ignorare altre regole non meno importanti del “fair play”, dettate dalla... creanza?
Un cordiale saluto.
Dott. Mario D’Alò
Articoli correlati
- A pochi giorni dall'uccisione di Agitu emerge un'altra storia di una donna dedita alla pastorizia
Una donna controcorrente, la Pastora di Altamura
Una storia che fa il paio con quella di Agitu e anche in Puglia si tratta di una donna. La mia generazione è cresciuta convinta che la terra non fosse un lavoro adatto alle donne anche se già allora c'erano delle eccezioni ed ora le ragazze del ventunesimo secolo sono in prima linea.19 gennaio 2021 - Fulvia Gravame Verbale della Conferenza dei servizi del 17 luglio 2014 su Tempa rossa, Cementir, Italcave SpA e Taranto energia srl
Ancora una volta il Comune di Taranto è stato assente ad un evento in cui si decideva qualcosa di importante, ancora una volta il Ministero della Salute non è intervenuto, ancora una volta la tutela della salute non è stata la priorità.20 agosto 2014Sulla riattivazione dell'inceneritore aTaranto
La politica delle buone intenzioni e pessime pratiche trova Taranto ancora una volta in prima fila tra i “cattivi” comuni. Uno studio condotto sulla popolazione di un quartiere di Forlì esposta a due impianti di incenerimento (rifiuti urbani e ospedalieri) aveva evidenziato gravi danni per la salute.24 novembre 2008 - Comitato per TarantoE il Cnr nega i suoi studi sull´Ilva
La comunicazione inviata al ministero. Il direttore di Arpa Puglia: "Almeno c´è chiarezza". Una comunicazione che mette la parola fine a una serie di polemiche nate appunto a Taranto sul ruolo del centro di ricerca nella vicenda Ilva.19 novembre 2008 - Giuliano Foschini
Sociale.network