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E’ il parere del presidente dell’Ail di Taranto, Paola D’Andria

"Governanti assenti sull'inquinamento, scuotiamo l'opinione pubblica"

L’attenzione verso il problema dell’inquinamento ambientale e, conseguentemente, della salute cittadina non si ferma. Continua ad andare avanti. Una situazione che di giorno in giorno diventa sempre più insostenibile per diversi motivi.
27 novembre 2007
Fonte: Corriere del Giorno

ILVA di Taranto Dopo le due manifestazioni organizzate un mese fa dalle associazioni locali “Aiutiamo Ippocrate” e “Bambini contro l’inquinamento” per porre l’attenzione sulle numerose morti e gli altrettanti malati di tumore, nonchè sull’inquinamento ambientale che sta danneggiano gravemente l’intero territorio tarantino, il Corriere sta registrando una serie di interventi da parte di associazioni impegnate sulla difesa dell’ambiente, del settore sociale e sanitario in una città dove non esiste un reparto di Pneumologia e, almeno sino ad oggi, un registro per i tumori.

Una situazione che di giorno in giorno diventa sempre più insostenibile per diversi motivi. L’assenza dell’Amministrazione comunale su tali questioni, in particolare di funzionari e dirigenti, così come di Provincia e Regione, viene messa in evidenza da Paola D’Andria, presidente dell’Ail (Associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e i mielomi) di Taranto.

In sintonia con le associazioni ambientaliste ed in particolare con quanto denunciato da tempo dal Comitato per Taranto, Paola D’Andria, sottolinea che ad oggi non è dato sapere se il Comune di Taranto abbia presentato la domanda per ottenere i finanziamentieuropei per il monitoraggio ambientale. Il riferimento è al progetto “Life+” che scade il 30 novembre prossimo. “Questi fondi permetterebbero a Taranto, se avessimo gli strumenti - dichiara D’Andria - di monitorare l’ambiente in modo appropriato.

Noi cittadini abbiamo il diritto di sapere di che morte dobbiamo morire, visto che non c’è un registro tumori, considerato che le istituzioni sono assenti e che i dati delle emissioni delle sostanze inquinanti non sono aggiornate”. Dopo l’infelice idea della foto sorridente con il dirigente Ilva per l’inaugurazione delle fontanine al cimitero “ci ha colpito la stretta di mano amichevole del sindaco Stefàno con Riva. Una stretta di mano che ha sancito un accordo sul nostro presente, ma soprattutto sul nostro futuro e su quello dei nostri figli. Perchè - chiede la presidente dell’Ail - parlare con Riva di Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia), che scade il 31 marzo prossimo? Perchè parlare di obblighi disattesi del diritto della salute negata?”.

In pratica il sindaco “con un gesto unilaterale si è accontentato di un accordo verbale che promette posti di lavoro, centraline a 15 chilometri dall’Ilva (e non sulle ciminiere come dovrebbe essere, ndr) e una graduale diminuzione dell’emissione di diossine. E l’amianto, il mercurio, il benzene, le polveri di ferro che fine hanno fatto?”.

Ha dell’incredibile, almeno per noi tarantini, sentire il sindaco di Roma, Walter Veltroni, affermare in una puntata della trasmissione “Ballarò” che ha smantellato un campo Rom nella capitale perchè i fornelli usati dai nomadi per cucinare “sprigionavano diossina, sostanza dannosa per chi abita nei pressi del campo”. “La diossina dei Rom è così dannosa al punto da richiedere un intervento tempestivo del primo cittadino - asserisce ironicamente Paola D’Andria - quella della grande industria tarantina a quanto pare no. E quindi possiamo accontentarci di una promessa verbale.

Non mi sembra difficile far capire che la grande industria può rimanere, ma bisogna rendere gli impianti sostenibili con il nostro diritto alla salute. Entro marzo Riva deve adeguare gli impianti, deve mettersi in regola. Non perdiamo questo tram”.

L’obiettivo a cui mira la presidente dell’Ail è quello di scuotere l’opinione pubblica, informarla in modo adeguato, renderla più consapevole e quindi portare i governati a compiere qualcosa di concreto, a non perdere più tempo. In concomitanza con la campagna delle stelle di Natale in favore dell’Ail (prevista dal 7 al 9 dicembre prossimi) D’Andria annuncia che a Taranto, insieme con le piante ormai simbolo dell’associazione saranno distribuiti dei volantini informativi su questa grave situazione per chiedere l’adesione della cittadinanza.

Le Stelle dell’Ail, saranno distribuite in piazza Giovanni XXIII, via di Palma (antistante Coin), viale Liguria (davanti alla Banca Popolare di Puglia e Basilicata) e in viale Magna Grecia (nei pressi della Concattedrale), nonchè nelle piazze di altri paesi della provincia.

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