Rigassificatore, è stop.
«No» al rigassificatore. La conferma, autorevole, è arrivata ieri pomeriggio a Roma direttamente dal ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio che ha incontrato il sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno; l’assessore comunale all’Ambiente, Pastore ed il presidente della commissione consiliare Ambiente, Gabriele Pugliese. Pecoraro, da quel che filtra dal catenaccio verbale messo in atto dai partecipanti alla riunione romana, avrebbe ribadito che vista la particolare situazione ambientale in cui versa la città di Taranto difficilmente potrebbe trovar spazio, nell’area portuale, un impianto per la rigassificazione.
«Disco rosso», inoltre, sarebbe stato acceso anche per il raddoppio della produzione Eni. Anche se, a dire il vero, su quest’ultimo punto, ministro ed amministratori ionici, hanno discusso davvero per qualche minuto. Il titolare del ministero dell’Aambiente, inoltre, ha parlato anche della questione legata allo smaltimento dei fanghi ed agli interventi per il dragaggio dei fondali. Su questo, proprio su questo, bocche cucite alla fine della riunione. Se ne saprà di più, almeno così pare, già questa mattina nel corso di una conferenza stampa che dovrebbe essere convocata per le ore 11, nella sala degli Specchi di Palazzo di città.
Sempre in conferenza stampa, evidentemente, si conosceranno i contenuti di una proposta che il sindaco Stefàno ha avanzato al ministro Pecoraro. Da quel che è filtrato ieri sera, infine, sembra che l’on. Alfonso Pecoraro Scanio abbia garantito per il 2008 la piantumazione, nel capoluogo ionico, di diverse centinaia di alberi. La legge Finanziaria in via di approvazione del Parlamento, infatti, stanzia complessivamente 50 milioni di euro da destinare alle città italiane che avvieranno programmi o meglio interventi mirati per la creazione di aree verdi.
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