Fondi Urban II, il Comune chiede una proroga all’Unione europea
Uno sguardo a Bruxelles è obbligatorio. Naturalmente, nell’attesa, i tecnici dell’Amministrazione comunale di Taranto (ed in particolare, quelli dell’ufficio Risanamento Città Vecchia) lavoreranno intensamente per dare nuova forma e sostanza al programma Urban II. Ovvero, per creare le condizioni tecnico- amministrative-finanziarie per far ripartire alcuni cantieri fermi, da diversi mesi, in città.
Eppure, la decisione che assumerà l’ufficio Legislativo dell’Unione europea potrebbe essere importante, se non addirittura decisiva, nel completamento del programma (avviato oltre sei anni fa) ideato per la riqualificazione urbana della zona Porta Napoli; Tamburi; Borgo e Città Vecchia.
Già, ma cosa chiede il Comune a Bruxelles? L’Amministrazione comunale ha richiesto all’Unione europea una proroga di almeno otto mesi. Periodo che consentirebbe al Comune di non perdere circa 2 milioni di euro di finanziamenti comunitari ancora non utilizzati.
Quest’arco di tempo, del resto, coprirebbe proprio quei mesi che vanno dalla dichiarazione di dissesto finanziario (17 ottobre 2006) sino alla presentazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato 2007 (aprile 2007).
In quel periodo, ovviamente, ci fu lo stallo e Palazzo di città non riuscì a rispettare le scadenze ed i tempi dettati dalla commissione europea. Se la risposta dovesse essere negativa, l’Amministrazione proseguirebbe sino a dicembre 2008 sul fronte Urban ma non potrebbe contare su questa dote finanziaria. In caso positivo, invece, la strada che porta ad Urban sarebbe più agevole. Tanto da ipotizzare per il2008 l’avvio di quegli interventi a sfondo sociale che sono la nota dolente nell’attuazione del programma comunitario.
Nell’attesa, a Palazzo di città, regna comunque un cauto ottimismo. L’assessore al Risanamento Città Vecchia, Lucio Pierri, infatti, pensa già al prossimo futuro. «Ad ottobre, la stessa commissione ci ha fatto notare che alcuni interventi vanno completati. Per capirsi, non basta aver acquistato gli immobili del cineteatro Fusco, Palazzo Carducci e Palazzo Troylo. Gli interventi vanno completati, altrimenti - avverte Pierri - i soldi dovranno tornare indietro. Abbiamo comunque delle ottime idee.
Per quanto riguarda – annuncia Pierri - il teatro dell’Innovazione di via Anfiteatro è possibile riprendere, a breve, i lavori. Sono state superate le difficoltà tecniche da parte dell’impresa. La sospensione sussiste solo in relazione alle garanzie finanziarie richieste dall’azienda per la prosecuzione degli stessi lavori».
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