Pubblicizzazione museo: garantito il massimo impegno
Gentile direttore,
nei giorni scorsi, nella pagina dedicata alle “lettere al direttore”, il dr. Mario D’Alò ha sottolineato l’importanza che riveste per la nostra comunità la riapertura, anche se ancora parziale, del nostro Museo Nazionale Archeologico, dopo un lungo periodo di chiusura, evidenziando la contestuale esigenza di promuovere adeguatamente e in maniera costante quella struttura museale. Le considerazioni espresse dal dr. D’Alò sono tutte condivisibili, a partire dal fatto che, dopo il rituale “taglio del nastro” , tutto non venga dimenticato o trascurato, perdendo così le occasioni di fare di quell’evento non un punto di arrivo ma una straordinaria opportunità da cogliere per rilanciare il ruolo di centralità della nostra città e della sua storia nel contesto culturale nazionale e internazionale.
In merito a tali propositi, desidero assicurare il dr. D’Alò e i lettori del Corriere (e, beninteso, pure la stessa cittadinanza), che, anche per effetto delle sollecitazioni e del determinante sostegno dell’Assessore Regionale al Turismo, l’on. Massimo Ostillio, i soggetti (enti pubblici e organismi privati) aderenti al così detto “tavolo per il turismo” hanno messo in cantiere una serie di iniziative finalizzate proprio alla promozione del Museo (e dell’archeologia più in generale) e destinate ai mercati turistici italiani e stranieri.
Già alla Borsa del Turismo Archeologico di Paestum, svoltasi a metà novembre, é stata presentata a giornalisti di testate specializzate nel comparto culturale la riapertura del nostro Museo, le cui immagini hanno pressoché monopolizzato lo stand allestito dalla Regione, dove sono stati distribuiti depliant fatti realizzare appositamente dai partner del citato “tavolo”.
Inoltre, a dare maggiore risalto all’evento del 20 dicembre, ospiti dell’Assessorato Regionale al Turismo, vi prenderanno parte alcuni giornalisti di testate di livello nazionale, cui sarà offerta anche la possibilità di visitare altri centri turistici della provincia con un qualificante e significativo ritorno per la promozione oltre che del capoluogo anche del suo hinterland.
Sempre da parte del menzionato “tavolo per il turismo”, con la determinante collaborazione degli operatori del settore, sono state predisposte delle offerte (“pacchetti”) con tariffe particolarmente allettanti che prevedono, il soggiorno, vari servizi e visite sia al Museo Nazionale Archeologico e sia alle altre realtà culturali di Taranto e della provincia. Tali pacchetti – mirati pure a richiamare il turista nel periodo pasquale - verranno veicolati per il tramite delle agenzie di viaggio e con specifiche inserzioni in giornali e riviste specializzate, e inoltre notizie e informazioni saranno implementate nel portale web dell’Assessorato Regionale al Turismo, ecc.
Aggiungo che manifesti concernenti il Museo saranno affissi nelle principali città italiane e che inoltre altre iniziative promozionali verranno assunte in occasione della BIT/2008 e in altre Fiere e Saloni programmati dall’Assessorato Regionale al Turismo, in Italia e all’estero
In sintesi, il Museo non sarà trascurato ma, al contrario, diverrà volano per il nostro turismo, capace di dare maggiore e costante sostanza alle azioni volte a intercettare nuovi flussi turistici, anche provenienti dall’estero, i quali – pure con la presenza di sponsor privati - potranno trovare altri motivi di attrattività in rassegne e mostre da organizzare soprattutto quando lo stesso Museo potrà contare (si prevede in primavera) su ulteriori e più ampi spazi espositivi.
Un intenso progetto, quindi, che conferisce al nostro Museo la funzione di traino per l’immagine complessiva del nostro territorio, a condizione però che tutta la comunità jonica, con il sostegno degli organi d’informazione, mantenga sempre alta la tensione verso la cultura da cui trarre l’energia indispensabile per programmare il proprio futuro, operando con un gioco di squadra che é la sola ricetta per uscire dall’attuale critica situazione in cui versa la nostra comunità. Le ringrazio se vorrà pubblicare la presente e Le invio molti cordiali saluti.
Dr. Cosimo Gigante
Commissario Apt
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Gentile direttore,
con riferimento alla lettera del dott. Mario D’Alò pubblicata sul “Corriere” di venerdì 14 dicembre, desidero farLe pervenire alcune veloci annotazioni, fra l’uno e l’altro dei forse inimmaginabili impegni da cui siamo presi in questi giorni di frenetico lavoro per l’ormai prossima riapertura di una prima sezione del rinnovato Museo Nazionale Archeologico di Taranto.
Quanto alla conferenza stampa da noi indetta e tenuta lo scorso 1° dicembre per la presentazione del nuovo ‘logo’ del Museo, devo in effetti lamentare che molto scarsa è risultata la partecipazione degli organi d’informazione, per quanto tutti regolarmente invitati, con un disinteresse forse dovuto ad altri concomitanti impegni, ma che certo moltissimo ci è dispiaciuto e che purtroppo ha una dolorosa consonanza con la ridotta partecipazione dei cittadini alla stragrande maggioranza delle iniziative culturali che si propongono a Taranto.
In ogni caso, anche se solo qualche volta lo indichiamo espressamente, abbiamo sempre inteso i nostri incontri con gli organi di stampa aperti a tutti coloro che vi fossero interessati (purché, naturalmente, gli organi d’informazione ne diano notizia tempestiva).
Per quanto riguarda la mobilitazione di ogni mezzo mediatico per l’inaugurazione del 20 dicembre, molto hanno fatto e faranno nei prossimi giorni, con noi della Soprintendenza, l’Assessorato al Turismo della Regione Puglia, la locale e sempre benemerita Azienda di Promozione Turistica e lo stesso Ufficio Stampa del Ministero.
Deve però essere chiaro, soprattutto a chi non può conoscere la qualità e la quantità degli impegni di una Soprintendenza, che il nostro obiettivo primario è quello di garantire il conseguimento dei risultati di promozione e valorizzazione del patrimonio rispettando i criteri di rigorosa scientificità ai quali ci sentiamo obbligati, per quanto riguarda sia gli aspetti della conoscenza sia quelli della tutela.
E ciò vale anche per il giustamente ricordato pannello (ancora inesistente) illustrativo dello scavo di Via D’Aquino, che in effetti la Soprintendenza ha ‘licenziato’ solo dopo aver completato la verifica di tutti i dati archeologici, ma che ormai è fermo da mesi presso il Comune per le comprensibili difficoltà finanziarie in cui l’Ente si dibatte.
Con riferimento alle preoccupazioni e alle speranze espresse dal dott. D’Alo riguardo alla manifestazione di apertura ed ai futuri afflussi di visitatori al Museo, sono convinto che per raggiungere tale obiettivo sarà fondamentale l’impegno di tutti, in fatti e non in semplici parole. Un manipolo di forse folli dipendenti dell’Amministrazione dei Beni Culturali sta infatti investendo in questi giorni che precedono la riapertura del Museo, con assoluto disinteresse, ogni propria energia; ma noi della Soprintendenza non intendiamo assolutamente fermarci alla cerimonia inaugurale, volendo (e dovendo) anche in seguito restare garanti della conservazione del patrimonio archeologico di Taranto e di tutta la Puglia.
Grato per l’attenzione, vi aspetto al MArTà, anche e soprattutto dopo il 20 dicembre.
Giuseppe Andreassi
soprintendente per i beni archeologici della Puglia
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