Master universitari in collaborazione con ILVA
Invece del solito «piatto di lenticchie», le Amministrazioni locali, la Provincia soprattutto per le sue competenze in ambito universitario, potrebbero chiedere a patron Riva di attivare, anche a Taranto, un Master universitario sul modello di quello in siderurgia varato al Nord. Non è una novità. Il Gruppo Riva ha già attivato questi corsi per l’anno accademico 2006-2007 in collaborazione con il Politecnico di Torino (prima Facoltà di Ingegneria) e con l’Università di Genova (Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali).
Il percorso formativo è stato effettuato nella Scuola di alta formazione siderurgica dell’Ilva di Genova a Cornigliano lì dove il Gruppo Riva ha dismesso l’area a caldo (trasferendo la produzione a Taranto). E, a proposito di Taranto e dei soliti paradossi che caratterizzano la città nella sua essenza stessa, mentre si tappavano le buche o si facevano zampillare le fontane al famedio, le lezioni sugli impianti siderugici, contemplate dal Master, si svolgevano proprio nello stabilimento ionico.
L’idea-proposta di un Master anche a Taranto si sposa alle vicende della nostra Università. La sede locale del Politecnico di Bari potrebbe ospitare le lezioni, agganciando gli insegnamenti ai corsi di ingegneria. Oppure si potrebbero creare i presupposti per realizzare a Taranto insegnamenti mirati sempre in sintonia con gli orientamenti dell’ateneo barese, coinvolgendo lo stabilimento siderurgico.
Perché non pensare ad investire sulla ricerca in biotecnologie applicate, guardando ai problemi ambientali della città? Già in altre città europee sono attivi corsi accademici nei quali si cerca di mettere a punto sistemi che consentano alle industrie di ridurre al minimo i livelli di inquinamento, ricorrendo, ad esempio, alla «biotecnologia microbica».
Su questo sarebbe interessante avviare il confronto con l’Ilva, cominciando a sondare lo stesso patron Emilio Riva. Un’occasione imperdibile per ragionare su questo, e su altri progetti, sarà l’inaugurazione dell’anno accademico 2007-2008 dell’Università di Bari in programma il prossimo
8 gennaio. Alla Scuola sottufficiali della Marina Militare il rettore dell’Ateneo barese, Corrado Petrocelli e il presidente della Provincia, Gianni Florido, fuori dal protocollo ufficiale, troveranno certamente il tempo e il modo di affrontare i nodi relativi allo sviluppo del polo universitario tarantino.
In quell’occasione sarà presente a Taranto il vicepresidente del Consiglio, e ministro degli Esteri, Massimo D’Alema. Anche con lui, che ha sempre sostenuto la storica vocazione industriale del capoluogo ionico, sarebbe opportuno aprire un confronto nella prospettiva di una «alleanza» tra istituzioni, Università e imprese sulla formazione e sullo sviluppo dei poli scientifici del Mezzogiorno. E la linea del dialogo sui grandi progetti potrebbe servire nell’ottica delle due grandi emergenze che non vanno dimenticate: l’ambiente e la sicurezza sul lavoro.
Articoli correlati
- Lettera ai sostenitori di PeaceLink
ILVA, continua la nostra lotta per l'ambiente e la salute pubblica
L’annullamento della sentenza di primo grado rappresenta un passo indietro, causato da questioni procedurali. Ma non equivale a un'assoluzione. La realtà dell’inquinamento dell’ILVA rimane comunque acquisita e il GIP di Potenza Ida Iura ha infatti emesso un nuovo decreto di sequestro degli impianti.29 ottobre 2024 - Associazione PeaceLink - Ottobre 2024
Lettera di ottobre agli amici di PeaceLink
Vogliamo porre al centro il tema del diritto alla felicità. È un tema che dovrebbe toccare ciascuno di noi, invitandoci a immaginare insieme una società futura che combatta la solitudine, che superi la rassegnazione individuale e che riaffermi il principio di speranza e felicità condivisa.29 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti - La riattivazione dell'altoforno 1 dell'ILVA di Taranto
La buffa cerimonia del ministro Urso
Si potrebbe paragonare l'inaugurazione di oggi all'assurdità di una cerimonia in cui la FIAT mettesse in piedi un evento per presentare con orgoglio una Fiat 1100 malconcia di sessant'anni fa, invece di un'auto elettrica moderna e all'avanguardia.15 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti - L'inquinamento dell'ILVA va oltre il cambiamento climatico
Un futuro da costruire insieme a Taranto, la riconversione
Al termine del corteo dei Friday For Future di Taranto, Roberto ha letto questo testo che esprime le sue preoccupazioni e le sue speranze e che si conclude così: "Uniti possiamo far sentire la nostra voce e costruire un futuro migliore per noi e per le generazioni a venire."11 ottobre 2024
Sociale.network