STOP ad antenna selvaggia
Sono circa duecento i ripetitori telefonici installati sulle teste dei tarantini. Un’autentica giungla di antenne che in questi anni è cresciuta rigogliosa grazie alla mancanza di un regolamento comunale. Ora questa lacuna è stata colmata. Il Comune di Taranto si è finalmente dotato di uno strumento che consentirà da un lato di gestire le nuove installazioni, dall’altro di procedere al controllo sull’inquinamento elettromagnetico.
E se questo risultato è stato conseguito lo si deve alla preziosa collaborazione dello storico istituto Augusto Righi i cui docenti hanno collaborato gratuitamente al progetto. L’Amministrazione comunale ha fatto di necessità (le ristrettezze finanziarie dovute al dissesto), virtù (il coinvolgimento di una scuola fortemente legata con il territorio cittadino.
Il regolamento non è ancora operativo. Prima dovrà superare una serie di passaggi amministrativi e forse anche qualche ricorso da parte dei gestori delle reti di telefonia mobile. Secondo il vicesindaco Alfredo Cervellera gli ostacoli saranno superati rapidamente ed il documento potrà essere attuato già da quest’anno. Il regolamento è stato presentato ieri mattina nella biblioteca del “Righi” durante un incontro al quale hanno partecipato gli assessori comunali Cervellera e Bruno Pastore (Ambiente), il preside del Righi Antonio La Teana, il professor Nicola Mortoro (responsabile del dipartimento Elettronica e Telecomunicazioni), l’ingegnere Pino Rondinelli, il consigliere circoscrizionale Fabrizio Pomes, Giuseppe Miceli dell’associazione “Tamburi 9 luglio 1960”.
Il Comune di Taranto è tra gli ultimi a dotarsi di questo strumento. “Ma in sede di stesura - ha spiegato l’ingegnere Rondinelli - questo gap ci è tornato utile per non incorrere negli errori commessi dagli altri. E questo speriamo ci eviti ricorsi da parte dei gestori”. Il regolamento prevede che entro il 31 marzo di ogni anno gli operatori telefonici presentino all’Ufficio unico delle antenne il proprio piano annuale delle installazioni. Sarà poi compito dell’Ufficio vagliare i piani, renderli pubblici sul web e sottoporli anche al giudizio dei cittadini, prima della definitiva approvazione. Tutto ciò dovrebbe avvenire nell’arco di un mese. I controlli sui valori di elettrosmog saranno effettuati dall’Arpa.
Le maggiori difficoltà operative sono legate proprio all’istituzione dell’Ufficio unico delle antenne. ma anche su questo aspetto Cervellera è ottimista. “Siamo consapevoli che non è facile allestire una struttura di questo tipo, ma cercheremo di utilizzare le professionalità di cui il Comune già dispone”. L’altra importante novità introdotta dal regolamento è l’obbligo per tutti i gestori di presentare un elenco di tutte le stazioni radio base per la redazione del “catasto delle antenne” che sarà gestito dall’Arpa e per il quale si prevede la realizzazione di una mappa che sarà consultabile sul sito internet.
L’assessore Pastore ha sottolineato “l’importanza di dare piena operatività al regolamento affinchè anche il nostro territorio sia finalmente dotato di norme certe”. In attesa dell’approvazione l’assessore Cervellera ha chiesto ai gestori di sospendere per tre mesi le nuove installazioni di antenne. L’amministrazione comunale ha conferito a Pomes l’incarico di mantenere i rapporti con i presidenti delle circoscrizioni che saranno chiamati ad esprimere un parere sul regolamento la cui redazione è partita da una sollecitazione dell’associazione “Tamburi 9 luglio ’60” guidata da Miceli.
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