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Ieri a Grottaglie conferenza stampa del presidio “No discariche”

Si ai rifiuti Campani ma a 2 condizioni

Il presidio offre la sua disponibilità a patto che non arrivino eco-balle e che questa situazione non diventi il pretesto per aprire il terzo lotto della discarica “La Torre-Caprarica”. Anche Legambiente solidale con la Campania ma chiede «che l'intervento non superi i 120 giorni e che ci sia un controllo sulla natura dei rifiuti destinati alle discariche pugliesi»
14 gennaio 2008
Salvatore Savoia
Fonte: Corriere del Giorno

- Disponibilità ad accogliere i rifiuti provenienti dalla Campania ma a due condizioni: non si deve trattare delle eco-balle e, soprattutto, la solidarietà non deve essere il pretesto per l’entrata in esercizio del terzo lotto della discarica “La Torre – Caprarica”, gestita dalla “Ecolevante s.p.a.”. È questa la posizione espressa dal presidio permanente “No discariche” illustrata ieri mattina nel corso di una conferenza stampa, in merito al conferimento dell’impianto di Grottaglie e Fragagnano dei rifiuti campani.

«Il presidio – ha dichiarato Ivan Petrarulo – è un punto di riferimento dinamico. Siamo pronti in ogni momento alla mobilitazione. Il presidio ha sempre dimostrato civiltà che fa da contraltare all’inciviltà di chi vuole distruggere un territorio con la circolazione dei rifiuti. Intendiamo evitare l’apertura del terzo lotto della discarica. Abbiamo il sospetto che l’emergenza campana rappresenti una di quelle grandi occasioni per consentire l’apertura del terzo lotto».

È seguito l’intervento di Giuseppe Maniglia, che ha ricordato il blocco attuato giovedì scorso da centinaia di cittadini dinnanzi all’ingresso della discarica “La Torre – Caprarica”. «L’emergenza campana – ha detto – non deve essere il “grimaldello” per consentire l’entrata in esercizio del terzo lotto». In merito poi all’incontro tra una delegazione del presidio e l’assessore all’Ambiente della Regione, Michele Losappio, Maniglia ha puntualizzato: «Abbiamo ottenuto la possibilità di partecipare alla conferenza dei servizi del prossimo 4 febbraio, che dovrà esprimersi
sul rilascio dell’A.I.A.».

In merito all’emergenza campana, Maniglia ha poi aggiunto: «Possiamo anche essere solidali nei confronti dei campani, ma siamo disponibili a che arrivino solo i rifiuti solidi urbani». “Pungente” l’intervento di Tony Liuzzi, che ha stigmatizzato l’assenza delle associazioni grottagliesi, oltre un centinaio. «Mi sembra inverosimile – ha dichiarato Liuzzi – che ci siano tante associazioni pronte a ricevere finanziamenti dal Comune di Grottaglie, ma non pronte a prendere una posizione su questa vicenda». Liuzzi ha poi “etichettato” come «grottesco» la decisione dell’assessore comunale all’Ambiente, Ciro Alabrese, di annunciare i controlli all’“Ecolevante”. «È a dir poco grottesco – ha dichiarato Liuzzi – che l’assessore Alabrese abbia comunicato alla stampa, e quindi a tutti, che domani (oggi, ndr) saranno effettuati alcuni controlli all’“ Ecolevante”.

È come se la Guardia di Finanza avvisasse il giorno prima un imprenditore dei controlli che saranno effettuati». Liuzzi ha poi messo a confronto il Comune di Ortanova con quello grottagliese. «Il sindaco di Ortanova – ha sottolineato – ha dichiarato la propria contrarietà a ricevere i rifiuti campani. Dov’è il nostro sindaco? Perché non assume alcuna posizione?».

Liuzzi ha poi invitato le autorità preposte ad una maggiore attenzione nei confronti della vicenda. «Venerdì scorso, dalle 18 alle 18.45 – ha affermato – sono giunti undici camion, in una fascia oraria in cui la discarica non è in esercizio. Abbiamo segnalato l’accaduto all’Arpa e al Commissariato, ma non è intervenuto nessuno. Non ci sentiamo tutelati».

Per Giusy Arcadio «la politica è incapace di gestire la questione rifiuti». «Il nostro – ha detto – è un territorio già martoriato dall’emergenza rifiuti della Campania. In passato sono giunti, infatti, rifiuti provenienti dalla Campania».

È seguito l’intervento di Rossella Summa, che ha rimarcato l’assenza dei politici grottagliesi sulla questione dei rifiuti campani. Gessica Caramia nel suo intervento, invece, ha sottolineato l’assenza dei sindacati e, in particolare, delle organizzazioni sindacali degli agricoltori «che dovrebbero essere al fianco del presidio per tutelare i loro interessi»

Legambiente: sì a rifiuti in Puglia, ma...

Ambientalisti solidali con la Campania ma chiedono «che sia stabilito un tetto massimo», che l'intervento non superi i 120 giorni e che «ci sia un controllo sulla natura dei rifiuti destinati alle discariche pugliesi»

BARI - «Legambiente Puglia è pronta a sostenere l’emergenza rifiuti che ha interessato la regione Campania, in completa coerenza con l’appello rivolto dal Presidente Vittorio Cogliati Dezza» solidarietà nelle parole di Francesco Tarantini, che a proposito dello smaltimento in Puglia di una parte dei rifiuti campani ha dichiarato «i dati forniti dalla fonte regionale parlano di diverse migliaia di tonnellate di rifiuti che verranno smaltiti in cinque discariche pugliesi. Quello che Legambiente Puglia chiede, certa di trovare conferma negli intenti dell’ente che gestisce la vicenda, è che sia stabilito un tetto massimo della volumetria utilizzabile, che la durata dell’intervento straordinario non superi i 120 giorni e che ci sia un controllo sulla natura dei rifiuti destinati alle discariche pugliesi».

La Puglia stessa non versa in condizioni serene, riguardo alla materia della produzione dei rifiuti, che vede ogni anno, soprattutto in estate, raggiunti e superati i tetti massimi per lo smaltimento dei rifiuti nelle discariche regionali. «Il nostro non può che essere un invito alla riflessione ed alla corretta gestione dell’emergenza» sempre Tarantini, che sottolinea come «questa deve essere condotta con criterio, considerando le effettive ricadute sull'ambiente naturale, ma anche umano e civile, affinchè in Puglia non si verifichino gli stessi eventi di cronaca che hanno interessato alcune delle altre regioni destinate ad accogliere i rifiuti campani».

Legambiente, oltre ai buoni consigli, dispensa una ricetta per evitare che quello dei rifiuti si trasformi in un problema anche pugliese «produrre meno spazzatura procapite, fino a una quantità di 2kg». Ridurre «alla fonte» la produzione dei rifiuti si può, come sottolinea Eco dalle Città che, in collaborazione con Legambiente, lancia la campagna per ridurre la spazzatura ed accogliere, senza problemi, i rifiuti campani.

«Produciamo in media più di 1,5 kg di spazzatura al giorno – dicono infatti Legambiente e Eco dalle Città – Se nelle prossime settimane tutti gli italiani risparmiassero alle proprie discariche 2 kg degli oltre 500 chili di spazzatura che producono in un anno si diminuirebbe la pressione complessiva sulle discariche di ben 120 mila tonnellate di rifiuti, ossia una quantità paragonabile a quella che ha messo in ginocchio la Campania. E in nome della solidarietà il popolo pugliese di Legambiente si mobilita per raggiungere Napoli, e manifestare per dire con forza i no e promuovere i si: no all’emergenza permanente, no ai demagoghi che soffiano su ogni protesta. Sì invece ad una politica che sa decidere, sì ai sindaci che promuovono la raccolta differenziata, sì agli impianti di riciclaggio e compostaggio.

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