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Vendola: «Care-net è un un pezzettino di buona sanità»

Oncologia pediatrica: cure a casa

Il presidente Vendola, ha firmato la convenzione per il progetto “Care-Net” di assistenza domiciliare con l'associazione Apleti. Il progetto contempla, tra i suoi obiettivi, le diverse prestazioni in assistenza domiciliare ai bambini affetti da patologie oncologiche
17 gennaio 2008
Fonte: Gazzetta del mezzogiorno

Alla firma erano presenti, tra gli altri, il legale rappresentante dell’Apleti, Francesco Paolo Mugolo, il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Castorani, e il direttore sanitario del Policlinico, Vitangelo Dattoli BARI – «È un pezzettino di buona sanità». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, firmando la convenzione per la realizzazione del progetto “Care-Net” di assistenza domiciliare di oncologia pediatrica tra Regione Puglia e Apleti, Associazione pugliese per la lotta contro le empatie e i tumori nell’infanzia.

Vendola ha sottolineato l’importanza dell’assistenza domiciliare nella terapia di un malato e di come si stia ricostruendo il sistema «un pezzo alla volta con l’idea della continuità terapeutica soprattutto per i bambini. Non si può pensare – ha spiegato il presidente ad un ammalato come ad un pacco postale» che va seguito con attenzione anche al di fuori della struttura ospedaliera.

L'assistenza domiciliare è uno dei pezzi fondamentali di un progetto che possa superare il carattere ospedalocentrico – ha proseguito Vendola – del nostro sistema sanitario. I bambini soprattutto, ma tanti malati anche i malati più gravi, non è detto che debbano vivere il proprio percorso di malattia, la ricerca di cure, la speranza, l’attesa di guarigione necessariamente in una condizione istituzionalizzata, ospedalizzata».

Il centro di riferimento del progetto è il Policlinico di Bari che coordinerà una rete sul territorio e di operatori che seguiranno il percorso assistenziale dei bimbi malati. Al momento il progetto riguarda 20 bambini tra la provincia di Bari e Barletta ma, al termine della durata di un anno, il progetto potrebbe diventare una prestazione istituzionale se produrrà risultati positivi.

«Tante volte – ha aggiunto Vendola - restare a casa è un modo più efficace per avere l’energia per combattere contro la malattia. Poter continuare a godere dell’ambiente domestico, della continuità delle relazioni affettive è un pezzo del percorso terapeutico» e l’assistenza domiciliare secondo Vendola è perciò «sia l’impegno del pubblico che del mondo delle associazioni e del volontariato».

Alla firma erano presenti, tra gli altri, il legale rappresentante dell’Apleti, Francesco Paolo Mugolo, il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Castorani, e il direttore sanitario del Policlinico, Vitangelo Dattoli. Nell’occasione Castorini ha parlato di nuovo personale e del nuovo reparto di oncoematologia pediatrica del nosocomio barese.

Il progetto contempla, tra i suoi obiettivi, le diverse prestazioni in assistenza domiciliare ai bambini affetti da patologie oncologiche, tra cui il monitoraggio delle condizioni fisiche nell’intervallo tra i vari trattamenti, prelievi per esami ematologici e chimici, terapie di supporto anche con farmaci ospedalieri, somministrazione di chemioterapie «di minima», assistenza durante l’esecuzione di esami diagnostici o interventi terapeutici decentrati e somministrazione di farmaci per la terapia del dolore.

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