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Emergenza rifiuti? No grazie, Taranto e provincia fanno da sole

Rifiuti: Florido chiama l'ARPA

Per quanto riguarda la solidarietà? "Abbiamo già dato", è il motto del presidente Florido il quale firmerà la prossima settimana la convenzione per la redazione del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti Urbani.
19 gennaio 2008
Francesco Tanzarella
Fonte: Corriere del Giorno

- Mentre le preoccupazioni montano in diverse città dell’arco jonico, da Via Anfiteatro ieri mattina è arrivato un messaggio distensivo. Florido, infatti, per fare il punto ha usato la categoria della verità, una "lettura di verità", l’ha definita, da accompagnare a quanto sta accadendo negli uffici dell’ente per affrontare con maggiore sicurezza il tema rifiuti in futuro.

Molto probabilmente, infatti, la settimana prossima sarà firmata una convenzione tra Provincia ed "Agenzia Regionale Per l’Ambiente" per la redazione del "Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti Urbani". Un piano in negativo del territorio, è stato definito, per determinare spazi e distanze entro i quali provvedere a raccolta e trattamento dei rifiuti. Per il momento si tratta solo di una bozza, tuttavia dai lineamenti abbastanza definiti. La scelta dell’ARPA è presto giustificata dal presidente: "Si tratta di un ente super partes, ha le capacità ed è vicino".

Tornando alle preoccupazioni delle popolazioni (oggi, ad esempio, a Grottaglie ci sarà una manifestazione), lo zampino lo ha messo l’emergenza campana, che nella provincia di Taranto vorrebbe diluire parte della sua portata. Il presidente Florido ha svelato di aver avuto contatti informali con la struttura commissariale che sta seguendo l’emergenza rifiuti in Campania. Con loro, chiaro e tondo, ha parlato di solidarietà, che ha senso solo se mediata dallo spirito di responsabilità, ha ricordato che già esiste un impegno per l’emergenza salentina, ed ha definito le opportunità per lo stoccaggio nel territorio da lui gestito: poche.

Poi c’è la storia della discarica "Diseco" di Castellaneta, risolta dalla levata di scudi dell’Amministrazione Comunale: "Il commissario straordinario ha rinunciato, quindi, a venire in provincia - ha spiegato Florido - proprio per non voler forzare la mano con le popolazioni. Se ce ne sarà bisogno, comunque, i suoi interlocutori saranno i sindaci". Tanti sperano che l’eventualità non si verifichi. Anche perché la Provincia tiene molto alla sua efficienza. Florido, senza perifrasi, ha detto che non esiste alcuna emergenza, e che il quadro è meno preoccupante di quel che sembra.

Per i rifiuti solidi urbani, infatti, il territorio è autosufficiente, chiude l’intero ciclo smaltendo le circa 110-120 mila tonnellate annue prodotte, ed ha solo un problema con la percentuale di raccolta differenziata: "Noi non possiamo intervenire in alcun modo - ha aggiunto Florido - se non spingendo perché si realizzi. Le competenze, infatti, sono delle ATO, la 1 e la 3, cui fino ad oggi abbiamo trasferito rispettivamente 8 e 2 milioni di euro".

Per i rifiuti speciali non pericolosi, invece, per intenderci quelli stoccati nelle discariche "Ecolevante" e "Vergine", qualche problema c’è. E riguarda le autorizzazioni per gli ampliamenti, rilasciate quando la giunta Florido non era in carica: "La nostra linea politica è sempre stata quella di opporci - ha spiegato il presidente - abbiamo affrontato tutti i gradi di giudizio, a fianco delle popolazioni". I risultati non sono stati sempre soddisfacenti. Per Grottaglie e Fragagnano, infatti, la Provincia è sempre stata soccombente.

Al contrario di quanto accaduto a Statte, con la "Italcave", dove, ai tempi della prima emergenza campana, furono stoccate decine di tonnellate di rifiuti: "Quando ci accorgemmo che non erano trattati - ha aggiunto Florido - bloccammo l’arrivo dei TIR.

Nel giudizio, tra l’altro, mi son beccato la reprimenda dell’Avvocatura dello Stato, che mi ha definito amministratore irresponsabile". Inoltre, non va sottovalutato un aspetto: i rifiuti sono merce, materia per business, e difficilmente si può impedire la loro libera circolazione. Per i rifiuti speciali tossici, la storia è completamente diversa. C’è una sola discarica, infatti, ad uso esclusivo dell’ILVA. Che ne produce in quantità. Per altro, non si tratta di una discarica destinata al servizio pubblico: eventuali rifiuti del genere, prodotti in provincia, sarebbero smaltiti a Torino o a Stoccarda.

Sulla solidarietà per Lecce, Florido ha tagliato corto: "Accogliamo metà di quanto stabilito - ha spiegato - 60 mila tonnellate sulle 120 mila previste, cosa che ci permette di superare il limite del 31 dicembre che ci eravamo dati". Con il piano che sarà redatto, infine, la Provincia si è impegnata a coinvolgere le popolazioni, per definire tempi e modi dei controlli: "Possiamo mandare professionalità specifiche a controllare la qualità del rifiuto - ha concluso Florido - per garantire ai cittadini che la loro salute non è in pericolo".

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