Pet coke, 4 società chiedono dissequestro
Associazione PeaceLink
In relazione alla notizia riportata sul Vs. sito, secondo la quale la nostra società, Saif Srl di Cantalupo (Al), sarebbe coinvolta in una vicenda legata al commercio di pet-coke e avrebbe richiesto il dissequestro del citato materiale in una vicenda penalmente rilevante attualmente pendente innanzi al Tribunale di Taranto, è assolutamente falsa e lesiva della nostra reputazione commerciale e del nostro buon nome.
La Saif di Cantalupo non ha mai commercializzato il pet-coke e, pertanto, Vi preghiamo di voler immediatamente pubblicare la relativa smentita, chiarendo che la Saif Srl di Alessandria non è coinvolta nella vicenda in questione e che la notizia è stata diffusa per Vs. negligenza, avendo cura di precisare gli esatti nominativi delle aziende coinvolte.
Ci riserviamo, in ogni caso, di adire le competenti autorità giudiziarie per la tutela dei nostri diritti.
SAIF Srl - Cantalupo - Alessandria
Il Presidente
Giancarlo Serra
Per ora la tesi difensiva si concentra sull'ipotesi che il pet-coke sequestrato non fosse da considerare rifiuto industriale e contenesse sostanze pericolose entro i limiti di legge. Secondo dogane e carabinieri del Noe, al contrario, l'inchiesta si è focalizzata su un presunto traffico su larga scala di rifiuti altamente nocivi.
Il pet-coke, scarto industriale derivante dalla raffinazione del petrolio proveniente dagli stabilimento Eni di Gela, avrebbe fatto scalo a Taranto per poi essere distribuito presso stabilimenti che lo hanno acquistato da un broker. Il contenuto eccessivo di zolfo e di altre sostanze altamente cancerogene e teratogene, per legge modifica lo stato del pet coke da combustibile trasportabile a pericoloso rifiuto industriale da smaltire e trattare con accurate tecniche e costi.
Se sdoganato come combustibile, diventa un vero affare, sia per chi lo compra che per chi lo vende. Agli indagati, la Procura potrebbe contestare reati di traffico di rifiuti tossici, nonché violazioni di leggi in materia ambientale e fiscale.
Articoli correlati
- Nella provincia di Taranto comincia la Valutazione di Impatto Ambientale del quarto lotto
Contro l’ampliamento della discarica Italcave si mobilitano cittadini e associazioni
Preoccupa il fatto che l'ampiamento della discarica riguardi anche la tipologia di rifiuti speciali pericolosi. La richiesta di ampliamento di conseguenza farebbe aumentare la quantità di rifiuti in arrivo nel territorio fra Taranto e Statte già martoriato dall’inquinamento ILVA.5 maggio 2024 - Redazione PeaceLink - 23 aprile a Taranto
Parte l'Onda del Futuro, la manifestazione per dire stop all'inquinamento ILVA
Il raduno è previsto alle 16.30 nel piazzale Bestat. La manifestazione è organizzata dalle associazioni riunite di Taranto, a cui aderiscono i principali movimenti ambientalisti del territorio, ordini professionali e studenti23 aprile 2024 - Redazione PeaceLink - Ennesimo decreto Salva IILVA
Bocciato l'ordine del giorno di Angelo Bonelli sull'ILVA di Taranto
Il 13 marzo è stato convertito in legge l'ultimo decreto in materia di ILVA con un iter blindato e senza che ci fosse la possibilità di introdurre norme a difesa dell'ambiente e della salute. Nonostante ciò, la battaglia non è finita. Taranto resisti! Taranto non sei sola.21 marzo 2024 - Fulvia Gravame
Sociale.network