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Lettera al Direttore di TarantoSera

La sicurezza non si può barattare

"Il 'pianeta sicurezza' non poteva e non può essere merce da barattare con un semplice carrello pieno di pasta, ma va perseguito e raggiunto con iniziative più intelligenti e dignitose".
30 gennaio 2008
Lorenzo Semeraro
Fonte: TarantoSera

Gentile Direttore,

- La direzione Ilva ha comunicato alle segreterie di Fim-Fiom e Uilm l’intenzione di premiare i 10 reparti che hanno subito meno infortuni nell’anno 2007. Il premio che sarà distribuito nei prossimi giorni ai lavoratori dei reparti più meritevoli, consiste in un buono spesa di euro 100 da consumare presso l’ipercoop.

Il numero dei lavoratori interessati è pari a 2.467 che tradotto in euro raggiunge la somma di 246.700,00. Si tratta di una spesa interessante, ma che non ha subito alcuna contrattazione con le forze sindacali e, quindi, di mero carattere unilaterale. I 2.467 operai fortunati che riceveranno il “buono spesa”, con i tempi che corrono, sembrano gradire l’iniziativa dell’azienda che, in qualche maniera dimostra di voler alleviare la spesa quotidiana delle famiglie operaie. Resta, però, da capire cosa pensano tutti gli altri esclusi (12.000 circa) da questa scelta unilaterale.

Già i rappresentanti sindacali cominciano a fare i conti con le critiche dei lavoratori che vedono in essa una sorta di discriminazione, giustamente, e che nel marasma generale di una condizione di vita in fabbrica non più esaltante, indica tra i responsabili di tali atteggiamenti anche il sindacato.

Voglio ricordare che alla stessa maniera, in forma più ridotta, anche l’anno scorso, l’azienda aveva elargito il “buono Ipercoop” da 100 euro per alcuni reparti, tra cui il mio. Nell’occasione rifiutai il buono motivando quello che secondo me era il senso di quel gesto “amorevole” nei confronti degli operai.

Secondo me, asserivo allora e confermo oggi, il “pianeta sicurezza” non poteva e non può essere merce da barattare con un semplice carrello pieno di pasta, ma va perseguito e raggiunto con iniziative più intelligenti e dignitose.

Fermo restando sulla volontà legittima e pacifica dell’azienda che è naturalmente libera di disporre delle proprie finanze come crede, resta da comprendere, però, che fine, una volta consumati i cento euro, abbia potuto avere quella iniziativa e quale messaggio sulla prevenzione e sulla sicurezza del lavoro possa essere giunto nella testa di quei lavoratori premiati.

Lorenzo Semeraro
Taranto

La risposta del Direttore di TarantoSera

Sig. Semeraro, semplicemente, dissentiamo da lei. La sua opinione è legittima, per carità, e TarantoSera la riporta integralmente. Secondo noi è sbagliata. Lei lo ammette: i lavoratori cominciano a mettere in discussione il sindacato. Forse è arrivato il momento che il sindacato si faccia un esame di coscienza.

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