Rigassificatore, l'astuta posizione della Provincia di Taranto
la lingua dei cittadini e dovranno spiegarci le cose, i percome, i perché, ascoltare la famosa "società civile", quella "cultura" che passata la campagna elettorale viene gentilmente rinviata ai luoghi di provenienza
“Nel corso della riunione – dichiara Conserva - abbiamo ribadito la nostra posizione in linea con le già note osservazioni prodotte dal nostro Comitato tecnico; al tempo stesso abbiamo rilevato come, allo stato, non si conoscono ancora i pareri tecnici del comune di Taranto, della Capitaneria di porto e della stessa Regione Puglia. Se infatti quest’ultima, coerentemente con le indicazioni contenute nel Piano Energetico Ambientale Regionale, confermerà la propria disponibilità in merito alla costruzione di un impianto di rigassificazione in Puglia, allora si dovrà necessariamente aprire una discussione di merito, soprattutto, per quel che ci riguarda, se l’allocazione dello stesso interesserà l’area tarantina. Al momento – conclude Michele Conserva - le condizioni per una simile ipotesi ci sembrano compromesse ma, ripetiamo, per assumere una decisione definitiva sull’argomento occorrerà prima conoscere la posizione ufficiale di tutti gli attori sociali e istituzionali coinvolti”.
Si definiscono "politicanti" quelle persone che hanno acquisito una consolidata esperienza nell'arte di costruirsi una carriera alleandosi o fottendosi a vicenda usando in pubblico garbati giri di parole.
L'assessore Conserva (che ha a cuore l'Ecologia con il suo assessorato in Provincia) ha ribadito le già note osservazioni prodotte dal Comitato tecnico della Provincia: sì al rigassificatore, con alcune prescrizioni sullo smaltimento dei fanghi dei dragaggi.
Poiché gli ecologisti hanno "massacrato politicamente" Florido per il suo "sì al rigassificatore" l'assessore Conserva si vuole togliere qualche sassolino dalla scarpa e dice che non si conoscono ancora i pareri tecnici del comune di Taranto, della Capitaneria di porto e della stessa Regione Puglia.
Tradotto in termini ancora più chiari il Presidente della Provincia manda a dire a Vendola, Presidente della regione: "Credi di fare ancora il furbetto? Adesso devi dirlo anche tu e non solo io che sei d'accordo sul rigassificatore di Taranto".
E al Sindaco di Taranto dice: "Il tuo atto di indirizzo che dice "no" al rigassificatore non vale un fico secco ai fini della VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) perché ha valore meramente politico e non tecnico".
Ma Florido sa bene che l'atto di indirizzo del Comune è molto tecnico e infatti il Partito Democratico in consiglio comunale aveva tentato di bloccarlo fino all'ultimo quel parere "anche tecnico" proponendo una deliberazione di una paginetta senza "inutili" dettagli tecnici.
Infine la Provincia di Taranto, coerentemente con le indicazioni contenute nel Piano Energetico Ambientale Regionale, pur confermando la propria disponibilità in merito alla costruzione di un impianto di rigassificazione in Puglia, constata che una simile ipotesi sembrano compromessa per colpa di quei talebani del "fronte del no".
Ma, ripete l'assessore all'Ambiente della Provincia, per assumere una decisione definitiva sull’argomento occorrerà prima conoscere la posizione ufficiale di tutti gli attori sociali e istituzionali coinvolti: Vendola attento che ti giochi la poltrona e non puoi più prendere in giro il Partito Democratico... Se il rigassificatore non si farà è tutta colpa tua e del tuo compagno di partito Ippazio Stefano.
Attori in campo
- Florido: Presidente della Provincia, favorevole al rigassificatore di Taranto; ma durante la campagna elettorale per conquistare anche il posto di sindaco di Taranto ha detto di essere contro il rigassificatore; ora che non ha vinto è ritornato pro-rigassificatore. E' entrato nel Partito Democratico.
- Stefàno: è il Sindaco di Taranto e ha battuto Florido nelle elezioni comunali sostenendo il NO al rigassificatore. E' entrato in Rifondazione Comunista.
- Vendola: non dice né SI' né NO al rigassificatore di Taranto, ma dice NO al rigassificatore di Brindisi che ha la stessa pericolosità di quello di Taranto. Florido lo ha accusato di essere stato segretamente a favore del rigassificatore di Taranto per fare gli occhi dolci a Bersani, ma di aver poi scaricato la croce sulla Provincia di Taranto: "Adesso la croce la scarico su di te, caro Nichi", gli dice garbatamente tramite il comunicato del suo fedelissimo Conserva, assessore all'ecologia della Provincia.
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