«12 giugno, Giornata in memoria delle vittime sul lavoro»
Cosimo Semeraro trattiene a fatica le lacrime. Il presidente dell’associazione «12 Giugno», che coordina i familiari delle vittime del lavoro all’Ilva, è colpito dallo spettacolo-denuncia «Il pane loro». L’opera ideata dal giornalista Stefano Mencherini riapre la ferita di quanti hanno perso i propri cari «impegnati a svolgere il loro dovere» commenta Semeraro, presente tra il pubblico della sala mensa del Taranto Terminal Container, per la prima volta trasformato in un teatro.
«Nel giorno in cui l’Italia certifica un’altra morte bianca, avvenuta nel porto di Genova - sottolinea Semeraro - da Taranto si alza il nuovo grido di vergogna per delle tragedie assurde, che nella nostra nazione si ripetono ciclicamente». Il teatro civile, coraggiosamente diretto e interpretato da Ulderico Pesce, scava nel solco della denuncia che le quarantacinque famiglie dell’associazione «12 Giugno» portano avanti da quasi cinque anni, quando Paolo Franco e Pasquale D’Ettorre (era il 12 giugno del 2003) furono schiacciati da un gru bivalente all’interno dell’Ilva .
Proprio il lavoro di di Mencherini fa riferimento all’Ilva, che, secondo lo stesso Mencherini, ha «fatto diventare Taranto la prima città d’Europa per emissione di diossina». Annuisce Semeraro, che approfitta del dibattito post- spettacolo per rimarcare l’iniziativa finalizzata ad istituire dal prossimo
12 giugno la «Giornata nazionale della memoria delle vittime del lavoro» «A riguardo - sottolinea il rappresentante dell’associazione - puntiamo a coinvolgere il presidente della Repubblica, sensibile a questa tematica, che il 12 giugno potrebbe essere a Taranto».
Il progetto ha incontra i favori della Regione Puglia, dicono gli assessori Matteo Barbieri e Silvia Godelli, presenti allo spettacolo. «Le morti bianche - sottolinea Barbieri, assessore al Lavoro - purtroppo rappresentano uno dei problemi principali della nostra terra. L’iniziativa dell’associazione tarantina è lodevole, noi siamo pronti a veicolarla verso le le maggiori istituzioni dello Stato».
In Italia, secondo la denuncia di Mencherini («supportata dai dati ufficiali» dice il giornalista), si muore di lavoro ogni 7 ore con 3-4 decessi quotidiani. «Il conto è semplice: in Italia ci sono oltre mille morti bianche all’anno. E’ l’ora di dire basta». Già, «basta». E’ questa l’ultima parola recitata nella pièce Il pane loro. Un grido forte, che induce all’applauso anche il senatore Giovanni Battafarano, capo della segreteria del ministero del Lavoro presente tra il pubblico. Ma c’era anche il presidente dell’Autorità portuale di Taranto, Michele Conte. La loro attenzione verso l’opera di Mencherini vale più di un commento. Segno che il problema degli incidenti non ha ancora una soluzione.
Articoli correlati
- XVII Anniversario della strage ThyssenKrupp: un monito contro l’indifferenza
La strage della ThyssenKrupp
Oggi, come ogni anno, l’associazione Il Mondo Che Vorrei, che riunisce i familiari delle vittime della strage di Viareggio, e Assemblea 29 Giugno si sono ritrovati a Torino per commemorare le vittime e ribadire la richiesta di sicurezza sul lavoro.6 dicembre 2024 - Redazione PeaceLink - Lettera ai sostenitori di PeaceLink
ILVA, continua la nostra lotta per l'ambiente e la salute pubblica
L’annullamento della sentenza di primo grado rappresenta un passo indietro, causato da questioni procedurali. Ma non equivale a un'assoluzione. La realtà dell’inquinamento dell’ILVA rimane comunque acquisita e il GIP di Potenza Ida Iura ha infatti emesso un nuovo decreto di sequestro degli impianti.29 ottobre 2024 - Associazione PeaceLink - Ottobre 2024
Lettera di ottobre agli amici di PeaceLink
Vogliamo porre al centro il tema del diritto alla felicità. È un tema che dovrebbe toccare ciascuno di noi, invitandoci a immaginare insieme una società futura che combatta la solitudine, che superi la rassegnazione individuale e che riaffermi il principio di speranza e felicità condivisa.29 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti - La riattivazione dell'altoforno 1 dell'ILVA di Taranto
La buffa cerimonia del ministro Urso
Si potrebbe paragonare l'inaugurazione di oggi all'assurdità di una cerimonia in cui la FIAT mettesse in piedi un evento per presentare con orgoglio una Fiat 1100 malconcia di sessant'anni fa, invece di un'auto elettrica moderna e all'avanguardia.15 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti
Sociale.network