Mercurio, Peacelink «batte» l'Ilva
E sarà concessa a condizione che l'Ilva la applichi alla lettera. Nel frattempo, ieri sera durante l'incontro a Palazzo di città con gli amministratori tarantini, il ministro Pecoraro ha annunciato che entro la fine di marzo sbloccherà il decreto sui dragaggi. «Il ritardo nel-l'adottare il provvedimento ha detto - è dipeso dalle verifiche effettuate dall'Unione europea. Ora tocca alle autorità preposte dare seguito al decreto e realizzare i dragaggi ».
Ieri, intanto, il giudice per le indagini preliminari, Pio Guarna, su richiesta dello stesso pubblico ministero Francesco De Giorgi, ha reso noto la motivazione della sentenza con cui ha archiviato la querela di Emilio Riva, proprietario dell'Ilva, nei confronti degli ambientalisti. Riva aveva invocato gli articoli 656 (notizie false che turbano l'ordine pubblico), 658 (procurato allarme) e 595 (diffamazione) perchè Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink, Giulio Farella, biologo ed esponente del comitato per Taranto), e Francesco Sorrentino, segretario della Uil di Taranto, avevano diffuso i dati sulle quantità di mercurio presenti nell'aria e nell'acqua di Taranto traendoli dall'inventario nazionale delle emissioni e loro sorgenti (Ines). «La notizia di reato è manifestamente infondata» ha sentenziato il gip. Peacelink ha semplicemente voluto informare «la cittadinanza in relazione a un tema, inquinamento ambientale, di notevole interesse pubblico. I risultati citati sono stati divulgati con citazione della fonte di provenienza, tra l'altro liberamente consultabile, e con l'avvertenza che gli stessi dati erano stati disaggregati e statisticamente elaborati».
Secondo il gip il richiamo agli articoli del codice penale cui Riva ha fatto riferimento nella querela non sono applicabili «a meno di non ritenerli applicabili ogni volta che si dibatta pubblicamente su temi che potenzialmente possano ingenerare allarme in chi ascolta. Non può, parimenti, ravvisarsi la configurabilità del reato di diffamazione avendo gli indagati rispettato tutti i criteri esimenti, più volte richiamati dalla giurisprudenza di legittimità (interesse pubblico, continenza e verità, anche putativa della notizia)».
Allegati
Querela archiviata
Fonte: Corriere del Giorno 2/3/08159 Kb - Formato pdfLa magistratura tarantina dà torto a Emilio Riva, proprietario dell'acciaieria Ilva
Articoli correlati
- Lettera ai sostenitori di PeaceLink
ILVA, continua la nostra lotta per l'ambiente e la salute pubblica
L’annullamento della sentenza di primo grado rappresenta un passo indietro, causato da questioni procedurali. Ma non equivale a un'assoluzione. La realtà dell’inquinamento dell’ILVA rimane comunque acquisita e il GIP di Potenza Ida Iura ha infatti emesso un nuovo decreto di sequestro degli impianti.29 ottobre 2024 - Associazione PeaceLink - Ottobre 2024
Lettera di ottobre agli amici di PeaceLink
Vogliamo porre al centro il tema del diritto alla felicità. È un tema che dovrebbe toccare ciascuno di noi, invitandoci a immaginare insieme una società futura che combatta la solitudine, che superi la rassegnazione individuale e che riaffermi il principio di speranza e felicità condivisa.29 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti - La riattivazione dell'altoforno 1 dell'ILVA di Taranto
La buffa cerimonia del ministro Urso
Si potrebbe paragonare l'inaugurazione di oggi all'assurdità di una cerimonia in cui la FIAT mettesse in piedi un evento per presentare con orgoglio una Fiat 1100 malconcia di sessant'anni fa, invece di un'auto elettrica moderna e all'avanguardia.15 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti - L'inquinamento dell'ILVA va oltre il cambiamento climatico
Un futuro da costruire insieme a Taranto, la riconversione
Al termine del corteo dei Friday For Future di Taranto, Roberto ha letto questo testo che esprime le sue preoccupazioni e le sue speranze e che si conclude così: "Uniti possiamo far sentire la nostra voce e costruire un futuro migliore per noi e per le generazioni a venire."11 ottobre 2024
Sociale.network