«No all'abbattimento dello stabile in via Acclavio»
A colpi di ruspa contro la memoria architettonica della nostra città. Il Comune avrebbe autorizzato l’abbattimento di un edificio storico al numero 139 di via Acclavio. A denunciarlo è l’associazione TarantoViva. In luogo dell’edificio sarebbe prevista la costruzione di una palazzina di sette piani. Il progetto prevederebbe infatti il completo abbattimento dello stabile, il che comporterà la perdita totale delle bellissime cariatidi, dei talamoni e dei fregi presenti sulla facciata dell'edificio, che era di proprietà della famiglia Berardi, storico casato tarantino.
Amaro il commento di TarantoViva: «Crediamo che questa operazione comporti l'ennesima grave perdita dell'immagine storica che caratterizza la città. Siamo infatti in presenza di un'ulteriore aggressione al Borgo umbertino, già colpito a partire dagli anni '60 quando molti palazzi storici vennero abbattuti per far spazio ad anonimi condomini di dieci piani, creando un notevole dislivello assolutamente fuori da ogni criterio urbanistico».
Evidente e condivisibile l’osservazione secondo cui va stigmatizzata l'assenza di vincoli all'interno del piano regolatore che impongano il mantenimento del «mattone storico».
«Il riconoscimento del valore di una città - sottolinea TarantoViva - passa anche attraverso lo sguardo del cittadino in primis e anche del turista, che guardando in alto deve avere la possibilità di incontrare le tracce della storia, della cultura, della memoria del territorio che percorre».
E’ una città senza memoria, la nostra, e il rischio che corre è oggi di essere anche - per questo - una città senza radici.
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