Il Procuratore: «Siamo isolati nella battaglia ambientale»
Studenti, operai, associazioni di volontariato, commercianti, istituzioni. Sarà una sorta di “sciopero generale” contro l’inquinamento quello che il dottor Giuseppe Merico sta organizzando per il prossimo 29 marzo.
L’ex assessore comunale all’Ecologia, uno dei protagonisti della stagione delle ordinanze di chiusura delle batterei 3/6 della cokeria Ilva, scende in campo con la sua associazione “Bambini contro l’inquinamento” con una mobilitazione che punta a diventare un vero e proprio evento.
L’annuncio è stato effettuato dal pediatra al termine dell’assemblea svoltasi ieri mattina nell’aula magna dell’istituto Maria Pia. Merico ha invitato la città a guardare il problema dell’inquinamento attraverso gli occhi di un bambino malato di tumore o attraverso lo sguardo dei loro genitori. “A questo - ha detto - dovrebbero pensare i politici durante la campagna elettorale”.
I fondatori hanno voluto creare un organismo che potesse mettere a fuoco tutte le potenzialità e sostenere tutte quelle attività che mirano a garantire il pieno rispetto della dignità umana e dei diritti delle persone con disabilità per il pieno sviluppo della loro personalità e la loro partecipazione alle attività culturali, politiche, economiche e sociali.
Convinti che il progetto di vita futuro delle persone disabili dipende da un cambiamento culturale verso la diversità si impegnano a leggere i bisogni del territorio e le sue ricche prerogative, si impegnano a realizzare progetti ed attività rivolti alla crescita del bene comune , aperti al contributo di tutti coloro che condividono le stesse finalità.
Per informazioni :
comitatomontinari@yahoo.it
Nell’inchiesta sulla cokeria dell’Ilva Comune e Provincia ci hanno lasciato soli ritirando la costituzione di parte civile”. Le parole del magistrato sono state sottolineate da un fragoroso applauso. Un intervento appassionato quello di Petrucci il quale ha ricordato i passaggi più significativi delle numerose inchieste condotte dalla magistratura ionica per reati di natura ambientale.
Un patrimonio anche in termini di perizie condotte per conto della Procura da affermati professionisti. Petrucci è tornato indietro con la memoria fino a dicembre del 2000 quando la Procura di Taranto inviò una lettera agli Enti locali, alla Regione ed al ministero dell’Ambiente avente per oggetto “Inquinamento a Taranto”.
“Pur consapevoli - ha ricordato - dell’esigenza di tutelare migliaia di posti di lavoro soprattutto in una città come Taranto, sostenemmo che questa esigenza non poteva prescindere dal rispetto e dalla difesa della salute degli operai e dei cittadini”.
Quella lettera segnò un’epoca di cui lo stesso Merico è stato protagonista, fino al sequestro preventivo delle batterie 3/6 della cokeria. Una stagione che sembra lontanissima e sepolta sotto inconcludenti intese ed accordi, mentre “in campo ambientale - ha concluso Petrucci - si consumano altre scelleratezze”.
La battaglia contro l’inquinamento non solo è lastricata di difficoltà, ma assomiglia ad una tela di Penelope in cui c’è sempre qualcuno che disfa il lavoro degli altri. Al dibattito moderato dal giornalista, Fluvio Colucci, sono intervenuti il sindaco Stefàno, il sostituto procuratore Carbone e la dottoressa Bisceglia dell’Arpa.
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