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Raccolta differenziata, i Tarantini raddoppiano

La percentuale sul totale degli rsu resta bassa, ma è passata dal 4 ad oltre il 7%. “Entro la fine dell’anno puntiamo a raggiungere almeno il 25% di raccolta differenziata; Non oltre la tarda primavera dovrebbe entrare in funzione l’inceneritore. Non ci sono problemi tecnici. Dobbiamo ottenere le volture e le autorizzazioni necessarie”
9 marzo 2008
Michele Tursi
Fonte: Corriere del Giorno

- “Da febbraio 2007 allo stesso periodo di quest’anno, la raccolta differenziata a Taranto è quasi raddoppiata”. Ad affermarlo è Nello De Gregorio, vicepresidente del consiglio di amministrazione dell’Amiu. I dati parlano da soli. “A febbraio 2007 si raccoglievano appena 145 tonnellate di cartone, 208 di multimateriale (carta e plastica), 39 tonnellate di vetro.

Quest’anno siamo arrivati a 210 tonnellate di cartone, 287 di multimateriale, 75 di vetro, per un totale che ci porta al 7% rispetto al 4% dello stesso periodo dello scorso anno”.

A cosa è dovuto questo incremento?

“Essenzialmente alla riorganizzazione delle attività che nei mesi passati erano state marginalizzate nella gestione del ciclo dei rifiuti. Poi da un’accresciuta sensibilità dei cittadini che hanno ripreso a conferire nelle isole ecologiche e ad utilizzare i cassonetti della differenziata”.

E in cosa consiste la riorganizzazione?

“Questo nuovo Cda ha potenziato il servizio di raccolta differenziata attribuendogli il giusto peso nel ciclo dei rifiuti. Sono stati potenziati mezzi e uomini a disposizione. Attualmente la differenziata viene effettuata da due compattatori monolaterali utilizzati per svuotare i cassonetti con vetro e multimateriale e da altri due mezzi che raccolgono i cartoni. Veicoli più piccoli integrano il servizio durante le ore diurne. Un nuovo autocompattatore arriverà ad aprile. Abbiamo aumentato, inoltre, il numero dei cassonetti destinati alla raccolta differenziata e la loro collocazione è stata concordata con le grandi utenze commerciali e con gli enti pubblici.

La prossima settimana sistemeremo una dozzina di cassonetti nell’Arsenale Militare ed a seguire, sulla base di incontri realizzati con il Dipartimento Militare Marittimo, la stessa cosa avverà nella nuova base navale di Mar Grande. Stiamo dotando alcuni grandi uffici pubblici di cassonetti da interno che verranno periodicamente raccolti dagli addetti dell’Amiu. Due esempi concreti in tal senso sono la sede della Guardia di Finanza in via Scoglio del Tonno e la Facoltà di Economia Aziendale”.

Gli incontri con le associazioni dei commercianti che risultati hanno dato?

“L’esito è positivo in termini di disponibilità e di concreta collaborazione. La media utenza sta già rispondendo alle nostre richieste conferendo i cartoni nelle ore serali e ripiegati in appositi contenitori o nei pressi dei cassonetti. Resiste, purtroppo, uno zoccolo duro di piccolo commercio che deposita i cartoni nei cassonetti per gli Rsu con duplice danno: si disperde materiale utile per la differenziata e si riempiono oltre misura i contenitori”.

Sono in cantiere altre iniziative?

“Prepareremo una locandina per invitare tutti i commercianti a partecipare in maniera diretta alla differenziata. Su due autocompattatori verranno inseriti slogan per invogliare i cittadini a riciclare i rifiuti. Siamo in attesa che il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi, ci assegni alcune migliaia di simpatici contenitori in cartoni che saranno donati alle scuole elementari e medie della città”.

Ma i cittadini trarrannobenefici dall’aumento della differenziata?

“In primo luogo va preso atto della riduzione della Tarsu per il 2008. A questo, come iniziativa dell’Amiu, riprendiamo da quest’anno l’erogazione del contributo premiale nei confronti di quei cittadini che si sono particolarmente distinti nel conferire rifiuti nelle isole ecologiche”.

Quando entrerà in funzione l’inceneritore?

“Realisticamente non oltre la tarda primavera. Non ci sono problemi tecnici. Dobbiamo ottenere tutte le volture e le autorizzazioni necessarie”.

Compreso quelle ambientali?

“Questo aspetto non costituisce un grosso problema in quanto anche in attesa dell’Autorizzazione integrata ambientale, l’impianto può funzionare in esercizio provvisorio. Se nel frattempo riusciremo ad ottenere l’iscrizione all’albo nazionale per l’impianto di compostaggio, potremmo già partire in tempi relativamente brevi. Per il compost sono state già allertate le grandi utenze: Arsenale, Ilva, mercati generali che garantiranno una discreta raccolta di umido in attesa che parta la raccolta porta a porta”.

Che scenario immagina a fine 2008?

“Fra differenziata sulla frazione secca e umido da compostaggio, possiamo realisticamente arrivare al 25-30% di differenziata. Certo, saremo ancora lontani dal 45% imposto dalla legge 152 del 2006, ma se l’obiettivo sarà raggiunto ci saremo avvicinati alla media dei comuni italiani più virtuosi”.

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