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Diossina a Taranto, a rischio anche gli ulivi

L´allarme diossina a Taranto si sposta anche sull´olio e sugli ulivi. Almeno su quelli che sono stati scovati nella zona a ridosso dell´area industriale del capoluogo ionico. Proprio lì si sono contaminate le pecore e le capre di due allevamenti, risultate positive non solo alla diossina, ma anche al pcb.
28 marzo 2008
Mario Diliberto
Fonte: Repubblica

- Si tratta di oltre quattrocento animali che ora rischiano di essere abbattuti. Nel corso del controllo effettuato sul territorio, però, gli ispettori della Asl hanno individuato un uliveto e questo ha fatto scattare in automatico l´accertamento.

"Occorre comprendere in quali aziende sono finite quelle olive e se sono state utilizzate per produrre olio" spiega il dottor Michele Conversano, direttore del centro multizonale di prevenzione della Asl ionica.

La preoccupazione riguarda l´olio in quanto diossina e pcb, i pericolosi policlorobifenili di produzione industriale, hanno la caratteristica di concentrarsi nelle sostanze grasse. Eventuali contaminazioni chimiche saranno chiarite dalle analisi.

C´è grande attesa per gli esiti dei test sui campioni prelevati dai veterinari in altre sette aziende del tarantino. Ieri sino a tarda ora il dottor Conversano ha tenuto una lunga riunione con il suo staff. Le risposte in arrivo dai laboratori zooprofilattici di Foggia e Teramo incideranno profondamente sul futuro della strategia approntata per affrontare l´emergenza diossina.

E´ chiaro che altri campioni positivi amplierebbero l´allarme. Con l´effetto di sdoganare i provvedimenti di divieto di pascolo e probabilmente di abbattimento degli animali. "Stiamo cercando di capire - continua Conversano - la portata del fenomeno con il quale abbiamo a che fare. Per il momento si tratta di casi circoscritti".

La valutazione, ovviamente, può cambiare alla luce degli esiti della campionatura. Operazione che, peraltro, ieri sera è stata allargata ad altri tre allevamenti in agro di Taranto. Anche in questo caso i veterinari hanno prelevato del latte per analizzarlo.

Intanto muove i primi passi anche l´attività condotta dalla Procura che ha aperto un´inchiesta per disastro colposo al momento a carico di persone da identificare. Probabilmente sarà un pool di magistrati ad occuparsi dell´emergenza scoppiata in riva allo Jonio.

Nel frattempo il Comune di Taranto ha approntato la bozza del regolamento attuativo per indire il referendum consultivo sulla chiusura dell´Ilva, proposto dal comitato referendario 'Taranto Futura´ il 25 novembre scorso. Ora dovranno essere discussi i dettagli del regolamento per l´avvio della raccolta firme.

Il referendum riguarda le ipotesi di chiusura totale dell´Ilva, con la salvaguardia dei livelli occupazionali da impiegare in settori alternativi, o la chiusura della sola area di lavorazione a caldo dello stabilimento, con lo smantellamento dei parchi minerali che riversano polveri sul quartiere Tamburi.

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