Diossina: negativi altri 6 campioni di latte
Risultati negativi per altri campioni di latte ovicaprino sottoposto ai test per il rilevamento dell’eventuale presenza di diossina o pcb. Dopo gli esiti del centro Inca di Lecce, sono giunti nei giorni scorsi all’Asl, quelli del laboratorio specializzato di Foggia. Si tratta dei campioni di sei aziende zootecniche presenti nell’area ad elevato rischio ambientale (Taranto, Statte, Massafra, Crispiano e Montemesola). I risultati hanno tutti dato esito negativo. Addirittura quattro campioni sarebbero risultati al di sotto dei valori previsti per legge al punto che le tracce di sostanze inquinanti trovate sarebbero vicine al valore zero.
Dunque l’allarme diossina e di sostanze inquinanti emesse dalle industrie tarantine sarebbe scongiurato. Qualcuno però non si spiega la reazione del presidente della Regione, Nichi Vendola, che insieme con il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, ha inviato alle
aziende proprietarie degli impianti industriali (Ilva, Edison, Eni e Cementir) di Taranto un accordo di programma per abbattere le emissioni inquinanti insieme con un corretto funzionamento degli impianti.
Lo stesso Vendola ha infatti riferito che: “A Taranto non è più possibile
tollerare un’attività industriale indifferente o addirittura dannosa per la salute dei cittadini ed ostile al territorio”. C’è quindi chi pensa che sia l’ennesima propaganda politica, ma anche chi pone dubbi sulla vicenda inquinamento. Da una parte i risultati, fortunatamente, negativi del latte sospettato di essere inquinato dalla diossina, dall’altra la nuova imposizione regionale.
La risposta definitiva e chiarificatrice potrebbe comunque arrivare nei prossimi giorni quando giungeranno all’Asl gli esiti dei campioni di latte di altre tre aziende, insieme con i prelievi effettuati alla Centrale del latte, ed i risultati dei test di laboratorio effettuati su organi e muscoli di una pecora deceduta nella prima azienda sottoposta a vincolo sanitario. I campioni sono stati inviati tutti all’Istituto zooprofilattico di Teramo.
Nel frattempo i veterinari del Dipartimento di prevenzione dell’Asl continuano ad effettuare controlli negli allevamenti ovicaprini e, dove ritengono necessario, prelevano altri campioni di latte da analizzare.
La situazione comunque è sotto controllo. Le verifiche continuano in via precauzionale e per avere una precisa e chiara situazione dello stato di inquinamento dei pascoli e quindi dell’eventuale trasferimento negli ovicaprini e di conseguenza nel latte e nella carne di sostanze inquinanti emesse dalle industrie.
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