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Reato prescritto per morte operaio Ilva

La Corte d'Appello di Lecce-Sezione ha assolto per avvenuta prescrizione del reato 6 condannati in primo grado per omicidio colposo in relazione a un infortunio mortale avvenuto nello stabilimento di ILVA di Taranto il 12 maggio 1998. La Corte d’Appello ha dichiarato il non luogo a procedere.
1 aprile 2008
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno

- TARANTO - La Corte d'Appello di Lecce-Sezione distaccata di Taranto ha assolto per avvenuta prescrizione del reato sei imputati condannati in primo grado per omicidio colposo in relazione a un infortunio mortale avvenuto all’interno dello stabilimento Ilva il 12 maggio 1998.

Un operaio, Domenico Mele, di 28 anni, dipendente della ditta Pitrelli srl, fu investito da una fiammata durante i lavori di manutenzione alla fermata programmata del Treno Nastri 2. Il giovane aveva riportato ustioni di grave entità sull'80% del corpo e inalato gas combustibile.

La Corte d’Appello ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di Luigi Capogrosso, direttore dello stabilimento siderurgico; Francesco Pitrelli, titolare della ditta Pitrelli; Pietro Sgobba, capo cantiere della ditta Pitrelli; Michele Eramo, capo squadra della ditta Pitrelli, Antonio Lesto, dirigente responsabile della manutenzione nastri e lamiere dell’Ilva; e Vincenzo Lia, capo reparto manutenzione Treno Nastri 2 del siderurgico.
In primo grado, i sei imputati erano stati condannati a pene comprese fra un anno e 9 mesi di reclusione.

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