Non c’è diossina nel latte della Centrale
Non contengono diossina, nè Pcb, i campioni di latte della Centrale di Taranto inviati ad analisi di laboratorio. Il riscontro è giunto ieri alle autorità sanitarie dall’istituto zooprofilattico di Teramo. Sebbene la Centrale del latte faccia controlli per proprio conto con una struttura certificata, l’Asl aveva comunque deciso un’ulteriore verifica che ieri si è appunto conclusa con esito negativo. Ed esito negativo, sempre per quanto riguarda la diossina e il Pcb, c’è anche per quanto riguarda i campioni di olio.
All’indomani dei valori elevati di diossina e Pcb trovati in campioni di latte ovino prodotto da un allevamento vicino a Statte e all’Ilva, l’Asl, su imput della Regione, ha infatti deciso un accertamento su larga scala alfine di tutelare la salute pubblica.
E questo anche se quel latte prodotto nell’area di Statte non era destinato alla distribuzione commerciale ma serviva solo all’allevamento degli animali, e anche se l’azienda in questione era subito stata sottoposta a fermo sanitario. Di qui le verifiche negli altri allevamenti ma anche la decisione di estendere il raggio d’azione a carni e olio.
Sul latte, i campioni prelevati in diverse aziende, e fatti analizzare sinora, hanno dato riscontri differenziati: in alcuni casi nessuna anomalia, in altri, invece, riscontri positivi per il Pcb ma non per la diossina. Per le carni, invece, che poi sono quelle prelevate alla pecora morta prima di Pasqua nella prima azienda sottoposta a fermo sanitario, bisognerà attendere ancora alcuni giorni.
E bisognerà attendere anche per altri campioni di latte ovino prelevati in seguito. Sembrerebbe che i primi test abbiano dato risultati positivi per quanto attiene la presenza di Pcb nel latte, di qui la necessità di ripeterli per avere maggiori certezze.
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