Diossina: ringraziamo l'on. Berlusconi e l'on. Fitto
Durante l’iniziativa del 27 marzo u.s. “Taranto ..dica 33” , dedicata all’analisi delle conseguenze sulla salute dei cittadini dovute all’esposizione ad inquinanti industriali, evidenziai che studi scientifici internazionali diversi anni fa, avevano già dimostrato che l’esposizione continua a inquinanti pericolosi quali appunto le dibenzodiossine danneggiano il sistema immunitario, il sistema nervoso centrale ed il sistema riproduttivo. Possono inoltre attraversare la placenta, danneggiare il feto e contaminare il latte della madre. Le diossine non sono solubili in acqua, ma molto solubili nei lipidi. Attraverso particelle di cenere ed altre polveri sottili, possono essere trasportate dal vento e trovate a molti chilometri di distanza dal luogo di origine sulle piante, sull’erba.
Quando i bovini e altri erbivori brucano l’erba, le diossine vengono assimilate dagli animali e conservate nei tessuti adiposi. Attraverso la mungitura dei bovini, le diossine vengono eliminate con il latte. Lo stesso accade negli esseri umani, dove vengono assunte attraverso gli alimenti e conservate nella parte grassa dei tessuti rimanendo a volte per lungo tempo. Ecco perché il latte umano contiene quantitativi di diossina che possono aumentare in base all’esposizione più o meno continuativa. Il latte materno quindi, rappresenta la via più importante per eliminare le diossine. Tutto questo è ben noto da moltissimi anni, anche il Ministero della Salute è naturalmente ben informato.
Lo era anche l’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che nel 2006 a fine legislatura ben pensò, con uno delle tante “Leggi e Decreti ad personam..”di autorizzare di fatto l’ILVA di Taranto ad essere l’unica industria siderurgica in Italia a non rispettare i valori massimi di emissioni inquinanti stabiliti dalla Comunità Europea, tra i quali appunto la diossina.
L’On. le Fitto per non essere da meno, firmò un accordo “non vincolante” tra Regione Puglia e ILVA Taranto, permettendo così non solo che i tempi per l’adeguamento alle norme Comunitarie assumessero carattere “facoltativo”, ma che a Taranto venisse spostata la linea a caldo dello stabilimento ILVA di Genova, con conseguente raddoppio della produzione e guarda caso della diossina, così come rilevato dall’ARPA Puglia nell’ultimo controllo effettuato a marzo u.s.
C’è qualcuno che a Taranto ha il coraggio di cantare … per fortuna che Silvio c’è? L’azione incisiva de La Sinistra l’Arcobaleno, vede concretizzarsi una serie di iniziative mai intraprese sul nostro territorio, tra le quali:
Un monitoraggio scientifico su un campione rappresentativo della popolazione jonica, che chiarisca in maniera inequivocabile i rischi ai quali la stessa è esposta quotidianamente e indicando le fonti, indichi con immediatezza le soluzioni più logiche per la tutela e la salvaguardia della salute.
Oltre a questo, ho personalmente intrapreso contatti con l’Istituto Europeo per la Protezione e la Sicurezza dei Cittadini (IPSC di Ispra) , al fine di applicare a Taranto il progetto Euro Life Net. Abbiamo già un campione rappresentativo di lavoratori e cittadini i quali parteciperanno in forma volontaria ad un “monitoraggio degli inquinanti” da effettuarsi durante l’arco dell’intera giornata. L’operazione è semplice, ogni volontario porterà con se per l’intera giornata un apparecchio di piccole dimensioni in grado di catturare le polveri sottili che respira sui luoghi di normale frequentazione. Al fine di rendere “valido” il monitoraggio, chiederemo la partecipazione dell’ARPA regionale.
Ultima nota, il prossimo incontro su “Taranto..dica 33” si terrà a maggio al Circolo dei Lavoratori del quartiere Tamburi, dove mi auguro di poter comunicare la data definitiva di avvio dei primi progetti.
Marcello CARACCIOLO
Coord.Prov.le Sinistra Democratica – Taranto
Articoli correlati
- Lettera ai sostenitori di PeaceLink
ILVA, continua la nostra lotta per l'ambiente e la salute pubblica
L’annullamento della sentenza di primo grado rappresenta un passo indietro, causato da questioni procedurali. Ma non equivale a un'assoluzione. La realtà dell’inquinamento dell’ILVA rimane comunque acquisita e il GIP di Potenza Ida Iura ha infatti emesso un nuovo decreto di sequestro degli impianti.29 ottobre 2024 - Associazione PeaceLink - Ottobre 2024
Lettera di ottobre agli amici di PeaceLink
Vogliamo porre al centro il tema del diritto alla felicità. È un tema che dovrebbe toccare ciascuno di noi, invitandoci a immaginare insieme una società futura che combatta la solitudine, che superi la rassegnazione individuale e che riaffermi il principio di speranza e felicità condivisa.29 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti - La riattivazione dell'altoforno 1 dell'ILVA di Taranto
La buffa cerimonia del ministro Urso
Si potrebbe paragonare l'inaugurazione di oggi all'assurdità di una cerimonia in cui la FIAT mettesse in piedi un evento per presentare con orgoglio una Fiat 1100 malconcia di sessant'anni fa, invece di un'auto elettrica moderna e all'avanguardia.15 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti - L'inquinamento dell'ILVA va oltre il cambiamento climatico
Un futuro da costruire insieme a Taranto, la riconversione
Al termine del corteo dei Friday For Future di Taranto, Roberto ha letto questo testo che esprime le sue preoccupazioni e le sue speranze e che si conclude così: "Uniti possiamo far sentire la nostra voce e costruire un futuro migliore per noi e per le generazioni a venire."11 ottobre 2024
Sociale.network