«TarantoMia iniziativa vincente»
La decisione dei vertici Amiu di intraprendere la partnership, insieme con la Protezione Civile e l’amministrazione comunale, del progetto “TarantoMia - adotta la città” dell’Associazione TarantoViva, è stata presa con l’intento di diffondere e rafforzare una serie di istanze che nascono all’interno dell’azienda e si manifestano naturalmente attraverso il rapporto con le associazioni e la cittadinanza. Ritengo fondamentale lo sviluppo di una rete di collaborazioni concrete tra l’Amiu e i vari soggetti che operano fattivamente sul territorio. Per la natura stessa del servizio che la nostra azienda fornisce, è indispensabile che si crei una forte sinergia tra noi, i nostri operatori, l’intera collettività e il mondo delle associazioni e del volontariato - il cui ruolo, quando si traduce in stimoli e azioni forti e non in sterile polemica, diventa un indispensabile canale di comunicazione tra le amministrazioni e la collettività.
Entrando nel merito del progetto “TarantoMia”, vorrei evidenziare un altro aspetto fondamentale: il ruolo chiave della scuola e del corpo insegnanti nella nascita e nello sviluppo del senso di appartenenza e di affezione al territorio, che si traduce nel rispetto dell’ambiente in cui ogni giorno agiamo, lavoriamo, viviamo. Il lavoro dei docenti è un lavoro prezioso e delicato: a scuola si formano le coscienze, si forma l’idea di senso civico, si formano soprattutto i futuri attori protagonisti della città.
Sappiamo tutti che Taranto, dal punto di vista del senso della collettività, è una città difficile. L’aria che si respira è di un individualismo spinto all’estremo, e le strade che si percorrono ne sono segno tangibile. Negli interventi che gli operatori AMIU hanno effettuato nell’ambito di “TarantoMia”, sotto lo sguardo attento e le domande incessanti dei ragazzi delle scuole aderenti al progetto, lo scempio a cui porta – e di fatto ha portato - la disaffezione al territorio è stato sotto gli occhi di tutti.
Dei nostri operatori e dei volontari della Protezione Civile, dei membri di TarantoViva presenti, dei professori e dei ragazzi, delle televisioni e anche dei cittadini rassegnati e stanchi. Credo però che le difficoltà incontrate dall’AMIU come azienda e come partner di “TarantoMia” debbano servire a tutt’altro che a demotivare.
Occorre invece interrogarsi più a fondo su cosa significhi patrimonio pubblico, senso dell’appartenenza collettiva e rispetto del bene comune e del lavoro e dell’impegno altrui. Occorre soprattutto comprendere che è la partecipazione corale di più soggetti, proprio come avviene nel progetto di TarantoViva, la vera chiave per ribaltare situazioni diffuse di degrado e per far comprendere ai cittadini che il rispetto dell’ambiente urbano è segnale, prima ancora che di educazione, dignità e dovere civico, di diritto a una qualità della vita più alta e di rispetto verso se stessi.
Gino Pucci
presidente Amiu
L'istituto Cabrini ha adottato Piazzetta Maria Ausiliatrice
Noi ragazzi della classe I D E.A.T. dell’istituto “F. S. Cabrini” abbiamo partecipato al progetto di adottare una zona di Taranto per curarla e controllarla. Io con la mia classe abbiamo adottato la piazzetta “Maria Ausiliatrice”, un tempo chiamata “Piazza Messapia”. Abbiamo fatto il primo sopralluogo martedì 22 gennaio.
Abbiamo trovato la piazzetta in uno stato disastroso: era piena di feci di cani, non potevi fare un passo se non con la testa bassa. Ma così accade un po’ in tutta la città. Almeno questo è venuto fuori dalle interviste ai commercianti della zona. Alcuni continuano a sperare in una città migliore, altri invece hanno già perso tutte le speranze: <
Ci hanno anche detto di non credere più alle istituzioni di Taranto perché ormai non funzionano. Molti pensano che con la forza di volontà possiamo cambiare le cose, che però dobbiamo essere noi giovani a farlo, perché noi siamo il futuro di questa città. Ma la cosa che proprio dovrebbe cambiare è la mentalità del tarantino, una mentalità individuale ed “egoista” perché ognuno pensa a stare bene senza preoccuparsi delle esigenze altrui. Siamo tornati in piazza venerdì 18 aprile in occasione della pulizia straordinaria effettuata dagli operatori dell’Amiu. Noi abbiamo girato per i negozi a chiedere cosa pensassero della piazzetta: tutti hanno detto di avere problemi quando passano di li perché c’è un’aria irrespirabile a causa delle sporcizie dei cani di padroni disattenti e noncuranti dell’ambiente.
La sera poi è molto pericoloso per la presenza dei drogati, che usano la piazzetta come un covo: l’unica soluzione sarebbe mettere un vigilante che controlli e faccia delle multe. Alla fine dell’operazione la piazzetta sembrava come rinata: era pulita e si poteva camminare tranquillamente dappertutto senza paura di “fare un passo falso”. Adesso si dovrebbe garantire il controllo per le ore serali e per lo stato della piazzetta. Speriamo di trovarla come l’abbiamo lasciata venerdì e che qualcuno faccia qualcosa per assicurarne la vigilanza e la cura.
Chiara Vozza
I D indirizzo EAT
Istituto superiore “Cabrini”
Il progetto di TarantoViva entra nella seconda fase
Il progetto "TarantoMia, adotta la tua città", voluto dall’Associazione TarantoViva ha coinvolto undici scuole della nostra Taranto. Un grande progetto realizzato per sensibilizzare le nuove generazioni, che rappresentano il futuro della nostra società. Solo attraverso la consapevolezza che la qualità della vita è strettamente legata alla salvaguardia dell’ambiente si potrà realizzare nel futuro una società migliore.
Nel corso delle lezioni sulle tematiche ambientali i bambini ed i ragazzi hanno dimostrato entusiasmo ed interesse nei confronti dei temi trattati. Dopo aver visionato il materiale audiovisivo realizzato dall’associazione TarantoViva hanno voluto approfondire gli argomenti ponendoci una serie di domande e facendo delle acute osservazioni. Il progetto è giunto alla seconda fase, quella della pulizia dei posti adottati, con l’ausilio degli operatori dell’A.M.I.U. e della Protezione Civile del Comune di Taranto. Ognuno di noi ha dato il proprio contributo per rendere la città decorosa attraverso la pulizia radicale dei luoghi prescelti.
Abbiamo voluto, anche così, far capire ai ragazzi che Taranto è nostra e dobbiamo essere noi a renderla vivibile e decorosa. Venerdì scorso è stata la volta di piazza Messapia. Abbiamo riempito numerosi sacchi di spazzatura raccogliendo carte, bottiglie, immondizia di ogni genere e gli immancabili escrementi di cani i cui proprietati non sono muniti di paletta ecologica. A fine giornata la piazza risultava perfettamente pulita.
Purtoppo, durante un sopralluogo effettuato nei giorni seguenti l’intervento, abbiamo trovato un’amara sorpresa. I nosti sforzi sono stati resi vani dall’inciviltà della gente. Lattine, bottiglie, scatole di cartone, involucri di patatine e tanti altri rifiuti erano sparsi un po’ dappertutto. Eppure i cestini portarifiuti sono presenti! Dopo un primo momento durante il quale la rassegnazione ha preso il sopravvento, la rabbia si è trasformata in voglia di reagire. Non possiamo darla vinta agli incivili e
rassegnarci a consegnare la nostra bella Taranto ad un manipolo di sporcaccioni.
Dobbiamo continuare a dare il nostro contributo e ad investire le nostre energie in ciò in cui crediamo. Continueremo a seminare la cultura del bene comune, con la consapevolezza che solo investendo sui giovani riusciremo a dare un futuro migliore ad una città che merita di più. È giusto che Taranto venga valorizzata!
Monica Nitti
Associazione TarantoViva
Volontaria Protezione Civile Comune di Taranto
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