San Vito nel degrado, i commercianti attaccano la Marina
TARANTO — San Vito è una pattumiera a cielo aperto ad uso di residenti e forestieri e dei cantieri edili della città. Gli «ecoguastatori» sono sempre all'opera per deturpare e tenere sporco il naturale «balcone a mare» frequentato da migliaia di tarantini già ora che si è alla vigilia del mesi estivi. E' questa la denuncia dei commercianti della zona. Ora si sono stancati, stanno per costituirsi in comitato e chiedono al Comune e alla Marina militare le ragioni del disinteresse che produce il degrado di tutta l'area.
Già una trentina di negozianti, titolari di locali pubblici e operatori turistici sono pronti a dare vita a pacifiche manifestazioni di protesta per richiamare l'attenzione dei due enti sulla situazione e sulle soluzioni da attuare. Squadre volontarie di bonifica ambientale sono disponibili a sostituire l'Amiu nei suoi compiti istituzionali se le spiagge libere, le scogliere, le strade continueranno ad essere sporche come lo sono ora «grazie anche alla totale mancanza di controllo da parte di quanti dovrebbero vigilare per garantire la salvaguardia del territorio».
Il problema è stato esaminato durante un incontro aperto ai commercianti. Non solo il degrado ambientale del quartiere ma anche la carenza di servizi pubblici sono state sottolineate nel corso della riunione.
La lista delle priorità comprende, è scritto in una nota di Confcommercio, «il randagismo, l'inadaguata illuminazione pubblica, i trasporti pubblici urbani, soprattutto nelle ore notturne, la pericolosità del manto stradale, i parcheggi inesistenti ed in particolare nei pressi delle strutture della Marina militare, anche se all'interno vi sono le aree destinate alla sosta delle autovetture, le prossime baraccopoli dei campeggiatori abusivi di viale del Tramonto».
La Marina militare, sottolinea l'associazione, proprio a San Vito possiede alcuni tra i suoi maggiori impianti. «Si parta allora dalla questione dei parcheggi invitando i propri dipendenti a non penalizzare i residenti del quartiere e a non lasciare, sin dalle 7 del mattino, le auto in sosta all'esterno delle strutture militari. Si proceda poi con la pulizia delle aree adiacenti agli insediamenti, cioè alle spiagge riservate ai militari».
Articoli correlati
- Dossier cemento 2012
Altro che di Cleopatra, l'Abruzzo si preoccupi delle cavallette del cemento
Anche l'Abruzzo nei giorni scorsi è stato coinvolto nell'allarme per le grandi piogge in arrivo. Ma nel frattempo si continua a favorire l'avanzata del cemento, vera calamità per il territorio.24 ottobre 2012 - Alessio Di Florio - Parco Nazionale della Costa Teatina
Sta emergendo il peggior volto della malapolitica
Il Sindaco e l'Amministrazione Comunale di Casalbordino preferiscono minacciare lo scontro istituzionale con il Parlamento all'ottemperare all'obbligo di legge di proporre una perimetrazione del Parco nel proprio territorio30 agosto 2011 - Alessio Di Florio - Si rispetti il volere di cittadini e istituzioni locali
“Sì all’Abruzzo delle energie rinnovabili, no al petrolio”
Domenica 18 aprile 2010 a San Vito Marina (CH) presso l’ex Stazione Ferroviaria, ore 15,0015 aprile 2010 - PeaceLink Abruzzo si schiera con gli ambientalisti e i cittadini a difesa del futuro d'Abruzzo
Il 18 aprile manifestazione a San Vito Marina (CH) contro la deriva petrolifera
A partire dalle 15.00, la rete EmergenzAmbienteAbruzzo organizza una manifestazione a San Vito Marina (Prov. di Chieti) contro la deriva petrolifera dell'Abruzzo. "Si all'Abruzzo delle energie rinnovabili, no al petrolio", questo il nome della manifestazione, si svolgerà sul dismesso tracciato ferroviario. Alla manifestazione parteciperanno la dott.ssa Maria Rita D'Orsogna, docente al CSUN di Los Angeles, Massimo Scalia, dell'Università La Sapienza di Roma, e il dott. Andrea Ledda.9 aprile 2010
Sociale.network