Pronto a parlare di Ilva, ma non è una sfida
Rassicuro l'ingegnere Curri: nessuna difesa forsennata dell'Ilva. A Taranto, peraltro, non esiste solo il Siderurgico. Io ho parlato di tutte le maggiori industrie dell'area e del reddito (sicuro) che esse generano per addetti diretti, indotto e per larga parte della città (e non solo). L'ingegnere Curri di tale aspetto non parla, insistendo sempre sull'inquinamento dell'Ilva.
Ribadisco: nessuno ignora l'azienda per prima - l'impatto ambientale delle lavorazioni siderurgiche a ciclo integrale, ma gli investimenti realizzati, e in corso, per ridurlo sono documentabili e sono verificati nei loro effetti dalle Autorità competenti - Arpa, Asl, Spesal, Ministero dell'Ambiente, Comune, Provincia e Regione, per quanto di rispettiva competenza. E tali investimenti - finanziati con mezzi propri e che riguardano il funzionamento dell'impianto non hanno nulla a che fare con il recupero dei 49,5 milioni di euro previsti a suo tempo per Taranto, e poi revocati dalla Regione per mancanza di progetti esecutivi.
Non si faccia confusione: tali risorse devono essere ri-conferite dalla stessa Regione, ma non alle imprese, bensì alle Istituzioni locali. Hanno esse, almeno ora, i progetti esecutivi e cantierabili per i quali dovrebbero essere ri-conferiti i quasi 50 milioni sui fondi europei 2007-2013 ? Perché l'ing Curri non interroga al riguardo chi di dovere? E, ad esempio, circa i lavori di adeguamento al depuratore Gennarini - da cui l'Ilva avrebbe attinto acqua riciclata - perché tutto è fermo? E' forse colpa dell'Ilva? Non sarebbe opportuno anche su questo interrogare l'Aqp e il Comune?
Lei si sente offeso perché ho detto che i Tarantini dovrebbero considerare valori positivi che ciò che (alcuni) criticano? Mi dispiace, Ingegner Curri, non era mia intenzione, ma lei dovrebbe discutere il tema sollevato non solo con me, ma soprattutto con le molte migliaia di operai, tecnici e dirigenti dell'Ilva e di tutte le altre fabbriche ioniche, così come con gli imprenditori dell'indotto, le banche, i commercianti, gli artigiani, i Sindacati, le Associazioni datoriali, la Camera di Commercio, i professori e gli studenti delle facoltà presenti su Taranto, il cui reddito deriva in primo luogo da tutte le grandi fabbriche e pertanto non solo dall'Ilva presenti nell'area industriale.
Circa il convegno che lei mi chiede di promuovere, esistono le Autorità locali e altri soggetti competenti per questo evento, ai quali andrebbe girata la sua proposta. Io non ho sfide da raccogliere e sostenere: se invitato poi, verrò a parlare come tutti, non ritenendomi affatto depositario di alcuna verità, ma solo un semplice cittadino che riflette - al pari di tutti - che analizza, suggerisce e propone, sforzandosi di farlo insieme ai soggetti chiamati al governo delle Istituzioni, locali e nazionali che hanno competenze e responsabilità primarie, con le aziende, per ridurre un impatto ambientale provocato - è bene saperlo - anche da altri fattori inquinanti e non solo dalle fabbriche.
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