Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Pronto a parlare di Ilva, ma non è una sfida

L'inarrestabile professore continua a difendere gli investimenti per l'abbattimento delle emissioni. Eppure il professore dovrebbe scusarsi pubblicamente con l'intera cittadinanza per le sue strabilianti considerazioni sui "valori" della nostra città.
4 giugno 2008
Federico Pirro
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

- Rassicuro l'ingegnere Curri: nessuna difesa forsennata dell'Ilva. A Taranto, peraltro, non esiste solo il Siderurgico. Io ho parlato di tutte le maggiori industrie dell'area e del reddito (sicuro) che esse generano per addetti diretti, indotto e per larga parte della città (e non solo). L'ingegnere Curri di tale aspetto non parla, insistendo sempre sull'inquinamento dell'Ilva.

Ribadisco: nessuno ignora l'azienda per prima - l'impatto ambientale delle lavorazioni siderurgiche a ciclo integrale, ma gli investimenti realizzati, e in corso, per ridurlo sono documentabili e sono verificati nei loro effetti dalle Autorità competenti - Arpa, Asl, Spesal, Ministero dell'Ambiente, Comune, Provincia e Regione, per quanto di rispettiva competenza. E tali investimenti - finanziati con mezzi propri e che riguardano il funzionamento dell'impianto non hanno nulla a che fare con il recupero dei 49,5 milioni di euro previsti a suo tempo per Taranto, e poi revocati dalla Regione per mancanza di progetti esecutivi.

Non si faccia confusione: tali risorse devono essere ri-conferite dalla stessa Regione, ma non alle imprese, bensì alle Istituzioni locali. Hanno esse, almeno ora, i progetti esecutivi e cantierabili per i quali dovrebbero essere ri-conferiti i quasi 50 milioni sui fondi europei 2007-2013 ? Perché l'ing Curri non interroga al riguardo chi di dovere? E, ad esempio, circa i lavori di adeguamento al depuratore Gennarini - da cui l'Ilva avrebbe attinto acqua riciclata - perché tutto è fermo? E' forse colpa dell'Ilva? Non sarebbe opportuno anche su questo interrogare l'Aqp e il Comune?

Lei si sente offeso perché ho detto che i Tarantini dovrebbero considerare valori positivi che ciò che (alcuni) criticano? Mi dispiace, Ingegner Curri, non era mia intenzione, ma lei dovrebbe discutere il tema sollevato non solo con me, ma soprattutto con le molte migliaia di operai, tecnici e dirigenti dell'Ilva e di tutte le altre fabbriche ioniche, così come con gli imprenditori dell'indotto, le banche, i commercianti, gli artigiani, i Sindacati, le Associazioni datoriali, la Camera di Commercio, i professori e gli studenti delle facoltà presenti su Taranto, il cui reddito deriva in primo luogo da tutte le grandi fabbriche e pertanto non solo dall'Ilva presenti nell'area industriale.

Circa il convegno che lei mi chiede di promuovere, esistono le Autorità locali e altri soggetti competenti per questo evento, ai quali andrebbe girata la sua proposta. Io non ho sfide da raccogliere e sostenere: se invitato poi, verrò a parlare come tutti, non ritenendomi affatto depositario di alcuna verità, ma solo un semplice cittadino che riflette - al pari di tutti - che analizza, suggerisce e propone, sforzandosi di farlo insieme ai soggetti chiamati al governo delle Istituzioni, locali e nazionali che hanno competenze e responsabilità primarie, con le aziende, per ridurre un impatto ambientale provocato - è bene saperlo - anche da altri fattori inquinanti e non solo dalle fabbriche.

Articoli correlati

  • E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA
    Ecologia
    L'ISS ha sollevato puntuali obiezioni sulla metodologia adottata per la VIS

    E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA

    Acciaierie d'Italia aveva commissionato uno studio per valutare l'impatto sanitario in uno scenario di 6 e di 8 milioni di tonnellate di acciaio annue sostenendo che grazie all'adozione delle migliori tecnologie le emissioni "post operam" sarebbero rientrate sotto la soglia di rischio.
    28 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Domenico Iannacone a Taranto: la vita che si fa racconto
    Cultura
    Ha raccontato l'Ilva dal punto di vista delle vittime

    Domenico Iannacone a Taranto: la vita che si fa racconto

    Le storie non esistono se non vengono raccontate. Questo è il cuore del suo lavoro: portare alla luce le esistenze sommerse, le lotte quotidiane, i dolori nascosti ma condivisi. Ha la capacità di entrare in punta di piedi nelle vite degli altri e di restituirle con rispetto e profondità.
    27 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente
    Taranto Sociale
    L'unguento che lenisce le affezioni delle vie respiratorie con un tocco di polveri sottili e benzene

    Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente

    I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".
    13 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Grazie Meloni!
    Editoriale
    Trasferiti fondi dalle bonifiche ambientali alla produzione di acciaio ILVA

    Grazie Meloni!

    Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".
    12 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.30 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)