Taranto, troppo elettrosmog alla Bestat
Chiediamo che il Sindaco di Taranto Ippazio Stefano emani un'ordinanza sindacale per il superamento dei limiti di elettrosmog nella zona Bestat. Sui palazzi più alti sono installate infatti diverse antenne, fra cui quella della RAI, che emettono campi elettromagnetici (elettrosmog) oltre la norma (6 volt/metro).
Negli scorsi mesi l'Arpa (Agenzia Regionale Protezione Ambiente) ha effettuato gli accertamenti conclusivi, in contraddittorio con i gestori delle antenne posizionate alla Bestat. Grazie a tali misurazioni dei campi elettromagnetici nel gennaio 2008 è stato definitivamente appurato che il limite di legge di 6 volt/metro è superato.
Nel febbraio del 2008 l'Arpa ha dato comunicazione al Sindaco di Taranto di questo sforamento continuativo dei limiti di legge. Nella relazione dell'Arpa si chiedeva al Comune di emettere un'ordinanza per ridurre a conformità i valori di emissione, adottando tutte le misure del caso.
Il sindaco aveva un mese di tempo per emanare una ordinanza sindacale in quanto disponeva di una formale comunicazione dell'Arpa, con le definitive validazioni tecnico-scientifiche, frutto di misurazioni effettuate in presenza degli stessi gestori delle antenne.
Poiché i cittadini della zona Bestat da tempo si sono mobilitati denunciando questa anomalia, è giusto che abbiano una risposta tempestiva da parte del Comune. Pertanto riteniamo necessaria e improcrastinabile un'ordinanza sindacale sull'elettrosmog nella zona Bestat.
La concentrazione di antenne e la loro potenza costituiscono un potenziale rischio per la salute alla luce del principio di precauzione recepito dalla legislazione nazionale.
I valori di esposizione ai campi elettromagnetici vanno ricondotti entro i limiti stabiliti dalla normativa. L'allarme elettrosmog in zona Bestat era scattato nell'ottobre del 2006, in seguito ad un monitoraggio che aveva fatto registrare il superamento del limite di legge, fissato in 6 volt/metro, per ben 4558 volte. Il fatto era stato denunciato dall'associazione ambientalista Peacelink. In seguito direttore generale dell'Arpa Giorgio Assennato aveva fatto immediatamente partire un'indagine appurando l'esistenza del problema. E' così iniziata la procedura tecnica di contestazione ai gestori degli sforamenti. Il sopralluogo definitivo (in contraddittorio con i gestori) si è svolto lo scorso 9 gennaio 2008.
PeaceLink dispone inoltre dell'elenco delle future installazioni delle antenne a Taranto e invita i cittadini a partecipare alla prossima riunione del Comitato per Taranto per prenderne visione lunedì 9 giugno alla sede della UIL (zona Bestat, piazzale Dante 2 al 3° piano) alle ore 18. Nel Comitato per Taranto i cittadini si stanno organizzando per mobilitarsi su tutte le questioni relative all'inquinamento. E' da questi organismi democratici della società civile che può rinascere la speranza a Taranto. Chiediamo che il sindaco prenda effettivo e pieno possesso dei suoi poteri di tutela della salute pubblica, sia per il superamento dell'elettrosmog sia per ogni altro inquinamento, compreso l'inquinamento industriale: è il massima autorità sanitaria della città. Ha il dovere, come per l'elettrosmog della Bestat, ad esempio di accertare se le emissioni cancerogene della cokeria dell'Ilva sono a norma o no e se mettono o no a repentaglio la salute dei cittadini e dei lavoratori. Sindaco: è arrivato il momento di agire.
Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
Tali sforamenti erano stati registrati dal 17 al 31 ottobre 2006 nel monitoraggio della Fondazione Ugo Bordoni. Il prof. Giorgio Assennato, una volta ricevuta la segnalazione, ha attivato prontamente l'Arpa. PeaceLink non ne aveva tuttavia dato comunicazione alla stampa per via della delicatezza dell'indagine.
Inoltre la Circoscrizione Tre Carrare Solito, tramite il suo presidente Adriano Tribbia, ha svolto un'importante azione di pressione politica. Diffondiamo l'email con cui l'11 luglio 2007 PeaceLink ha attivato l'Arpa sulla questione "elettrosmog" alla Bestat.
---------- Forwarded message ----------
From: Alessandro Marescotti < a.marescotti@peacelink.org >
Date: 11-lug-2007 16.25
Subject: Campi elettromagnetici superiori al limite di legge a Taranto (zona Bestat)
To: Gioacchino Di Natale < g.dinatale@arpa.puglia.it >
Cc: Direzione Generale Arpa Puglia dg@arpa.puglia.it >
Gentile ing. Di Natale,
sull'home page del sito dell'Arpa Puglia è linkato il monitoraggio della Fondazione Ugo Bordoni per i campi elettromagnetici. Tale monitoraggio, si legge, è stato certificato dalle Arpa regionali.
Per Taranto sono state fatte misurazioni su due antenne nella zona Bestat.
Questi sono i risultati:
1666 misurazioni di cui tutte sopra i 6 volt/metro
riferimento della scheda:
http://www.monitoraggio.fub.it/areadati/scheda.php?sito=9983
2901 misurazioni di cui 2982 sopra i 6 volt/metro
riferimento della scheda:
http://www.monitoraggio.fub.it/areadati/scheda.php?sito=9984
La rete di monitoraggio dei campi elettromagnetici italiana di tale Fondazione - si legge nel sito web - è stata creata allo scopo di rilevare le emissioni di campo in particolari luoghi o siti del territorio nazionale, definiti come "sensibili" secondo criteri di conformità e omogeneità concordati tra i ruoli responsabili. Molte regioni hanno aderito all'iniziativa partecipando al programma dei rilievi attraverso il coinvolgimento diretto delle proprie ARPA. Il Ministero della Comunicazione, nella gestione complessiva dell'impatto ambientale dei campi elettromagnetici e in tutela di tutte le parti coinvolte, ha previsto il capitolo fondamentale di informazione ai cittadini. Questo sito, gestito dalla Fondazione Ugo Bordoni, raggruppa per regioni i valori di campo registrati dal sistema, tracciando un quadro riassuntivo e aggiornato della situazione nazionale. Inoltre si prefigge di diffondere una corretta e realistica informazione di base circa gli effetti dei campi elettromagnetici sull'ambiente e sulla salute, permettendo al cittadino di ampliare le conoscenze possedute in materia.
Da quanto si legge quindi i valori su indicati dovrebbero essere dotati di una notevole attendibilità. Chiediamo pertanto se l'Arpa sia intervenuta per queste antenne che supererebbero quasi costantemente il limite di legge di 6 volt/metro.
In attesa di una risposta, si inviano cordiali saluti
Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
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