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Conferenza Stampa dei Verdi a Taranto

Riportiamo di seguito il comunicato dei Verdi e l'annuncio della conferenza di mercoledì 13 c/o Salone della Provincia con la partecipazione del dr. Erasmo Venosi Responsabile Nazionale Ambiente - Verdi.
11 agosto 2008
Gregorio Mariggiò (Segreteria provinciale dei Verdi di Taranto)

- L'Accordo di Programma per l'Autorizzazione Integrata Ambientale per gli impianti che gravano su Taranto (Ilva, Centrali elettriche, Raffineria, Cementificio e Ceramica) costituisce l'atto più importante prodotto dal Ministro Pecoraro in difesa dell'ambiente. La legislazione che disciplina l'AIA, prevede questa procedura solo in casi eccezionali e in presenza di una situazione ambientale grave.

Incidentalmente va ricordato che, la direttiva istitutiva dell'AIA è stata recepita con 10 anni di ritardo. Solo nel marzo del corrente anno, su impulso del ministero e per la prima volta in Italia è stato possibile far approvare in Conferenza Stato-Regioni, la tariffa per le AIA, che dovrà essere pagata dal settore industriale italiano per ottenere l'inizio della istruttoria tecnica sul ciclo industriale, evidenziando le criticità ambientali e attraverso le migliori tecnologie disponibili prevenire e ridurre gli impatti in maniera integrata, su atmosfera, acqua e suolo.

Nel caso specifico pugliese, le cose sarebbero andate ancora meglio se fosse stato approvato lo strumento di pianificazione ambientale che si chiama "Piano di risanamento delle acque". Tale strumento avrebbe consentito di fissare nelle AIA, limiti di emissione coerenti con le necessità del territorio. Va anche evidenziato che nell'Accordo di Programma, nessuna risorsa pubblica è destinata per il settore privato oggetto di AIA.

I Verdi di Taranto vogliono così evidenziare che, allo stato attuale, la situazione ambientale della provincia rimane grave; l'Ilva non ha rispettato nessun punto del suddetto Accordo di Programma dell'11 aprile e i dati relativi alla diossina, dell'agenzia di rilevazione Arpa, sono molto più allarmanti perchè non prendono in considerazione le emissioni del camino di agglomerazione, degli altri 280 camini e delle emissioni inquinanti delle cokerie.

Ormai il territorio della provincia tarantina è talmente inquinato da non consentire quasi più il passaggio ad essere umano o animale ed ecco che riteniamo che la Regione, in concerto con la Provincia ed il Comune, non si debbano limitare a constatare la situazione ma debbano intervenire urgentemente, tanto più che, con la calura del mese di agosto, le emissioni diventano, se è possibile, ancora più nocive e dannose.

Teniamo a ricordare alle nostre istituzioni che il problema numero uno da affrontare è la salvaguardia della salute del cittadino e speriamo non si arrivi ad una azione da parte della magistratura perchè vorrebbe dire che nessuno ha assolto ai propri doveri di intervento previsti per legge.

La segreteria provinciale dei Verdi di Taranto
Gregorio Mariggiò

Conferenza Stampa
Mercoledì 13 agosto ore 11
Provincia di Taranto - ex Salone della Giunta Provinciale.

L'accordo di programma sottoscritto,nel mese di aprile del corrente anno, dal Ministro Pecoraro Scanio, per la concessione delle AIA ai 7 grandi impianti, tra cui ILVA, entro 300 giorni, non potrà essere rispettato. Il Ministro dell'Ambiente, Prestigiacomo, azzerando la commissione IPPC ha interrotto di fatto le istruttorie tecniche in corso. L'allarme di Arpa Puglia sul peggioramento del quadro ambientale, la procedura d'infrazione della UE per il mancato rispetto dei termini della direttiva su IPPC, dopo 10 anni, non hanno fermato il Ministro Prestigiacomo in questa scellerata scelta.

L'AIA sull'Ilva poteva essere concessa già nel 2003 ma anche allora il centrodestra prese tempo.

Interverrano:

Erasmo Venosi - Responsabile Nazionale ambiente - Verdi
Gabriele Pugliese - Presidente Provinciale Verdi Taranto
Ciccio Calcante - Assessore al Comune di Taranto
Gregorio Mariggiò - Dirigente Regionale - Verdi Puglia

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