Confindustria: «Quante bugie sull'Ilva»
TARANTO — Confindustria Taranto scende in campo accanto a Emilio Riva, il patron dell'acciaio e lo difende da quanti discutendo tematiche industriali e ambientali fanno «analisi il più delle volte inappropriate e superficiali e con il solo fine di attrarre e condizionare strumentalmente e in maniera distorsiva l'attenzione dei cittadini».
Secondo la sezione metalmeccanici di Confindustria, non si può trattare Ilva come un dottor Jekill e mister Hyde, cioè buona quando «ha impunemente inquinato per anni sotto la benevola mano pubblica », cattiva ora «ll'arrivo di imprenditori privati che hanno lavorato e investono per tentare di riconciliare le due anime della produzione e dell'ambiente».
Confindustria, infine, ricorda il peso che Ilva ha nell'economia locale, con i suoi 20 mila dipendenti diretti e indiretti e un fatturato pari al 75 per cento del prodotto interno lordo dell'intera provincia. L'assessore provinciale all'Ambiente, Michele Conserva, intanto plaude all'iniziativa di effettuare una ricognizione sugli impegni assunti con l'atto di intesa il prossimo sei settembre e sottolinea che l'incontgro a Roma del 17 settembre è «un'occasione straordinaria per rendere armonico il rapporto tra economia produttiva e ambiente e salute».
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