Il Comune accende il solare
TARANTO — Una prateria di pannelli solari per produrre energia elettrica nascerà sui tetti degli edifici scolastici di Taranto. Centoventimila metri quadrati trasformati in un impianto fotovoltaico capace di generare 6.720.000 chilowatt l'anno per ricavi pari a 3.024.000 euro.
E' la proposta della direzione Lavori pubblici del Comune di Taranto approvata dalla giunta la settimana scorsa. L'amministrazione ha deciso di servirsi dei lastrici solari degli istituti scolastici cittadini per installare pannelli solari, produrre energia, utilizzarla e venderla incassando sia gli incentivi previsti da Conto Energia, sia i ricavi della vendita. Le due voci sono pari a 2.419.200 come tariffa incentivante e a 604.800 come risultato della vendita. Stabilito questo, il prossimo passo sarà la creazione di un gruppo di lavoro che approfondirà gli aspetti tecnici, amministrativi ed economici in modo da predisporre il bando di gara.
Il Comune mette a disposizione le superfici, la realizzazione e la gestione degli impianti fotovoltaici saranno invece a carico dei privati. Secondo lo studio della direzione Lavori pubblici sui 120mila metri quadrati di terrazze scolastiche possono essere installati 6mila pannelli in silicio di 20 metri quadrati, ognuno con una potenza massima di 1 chilowatt di picco. La potenzialità presunta, tenendo conto di un 20 per cento di solai non utilizzabili, è di 4.8 megawatt.
Le irradiazioni solari, a Taranto, consentono a un impianto fotovoltaico di produrre 1.4 chilowatt di energia per ogni chilowatt di impianto installato. La produzione complessiva annua sarebbe, di conseguenza, uguale a 6.720.000 kw l'anno.
Il Conto Energia, cioè il sistema istituito dal ministero delle Attività produttive e dell'Ambiente, garantisce 36 centesimi per ogni chilowattora d'elettricità prodotta in proprio, pari a un incentivo di 2.419.200 l'anno. A questi occorre sommare 604.800 euro derivanti dalla vendita dell'energia in base alle tariffe fissate dall'autorità (Aeeg).
Il fotovoltaico consente di trasformare direttamente i raggi solari in energia elettrica, con un costo nullo di combustibile. Contribuisce a diversificare le fonti di approvvigionamento energetico e ha un impatto ambientale praticamente nullo perché non si immette anidride carbonica in atmosfera, cosa che in una città come Taranto migliora la qualità dell'aria.
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