Cronoprogramma ILVA: l’assessorato ne denuncia i ritardi
1. per l’abbattimento delle diossine non è contenuto alcun riscontro alla proposta della Regione di proseguire da subito con l’utilizzazione del procedimento urea in attesa della realizzazione di strumenti più efficaci onde lenire l’impatto delle emissioni; non c’è traccia del limite di 1 ng indicato dalla Regione; la tempistica di presentazione delle domanda da parte di ILVA, subordinata al rilascio da parte del Comune del permesso a costruire, solleva molte perplessità sul fatto che si possa perfino rispettare il termine di giugno 2009 che ILVA ha proposto.
2. nell’area acciaieria la scadenza dell’adeguamento del sistema di depolverizzazione secondaria ACC/2 prevista per settembre 2009 è rinviata a 21 mesi dal rilascio della concessione edilizia il che significa non prima del giugno 2010;
3. nell’area laminazione a caldo l’adeguamento dell’impianto di trattamento acque TNA/2 porta un ritardo di due anni e 9 mesi rispetto a quanto dichiarato ed arriva a fine marzo 2009;
4. nell’area produzione e rivestimento tubi ci sono ritardi rispettivamente di 6 e 9 mesi per gli impianti RIV 1 e RIV 3 con scadenze che vanno da fine dicembre 2008 al 31 marzo 2009;
5. nell’area stoccaggio e manipolazione materiali solidi era prevista la scadenza del 30 giugno 2007 mentre la domanda di autorizzazione allo scarico è stata presentata al Comune il 4 giugno 2007 ed oggi si prevedono 12 mesi dal rilascio della stessa; un situazione che rende impossibile avanzare una previsione temporale reale.
6. Tutti gli altri punti sono rimasti stazionari nel loro cronoprogramma.
In conclusione quanto era stato annunciato come un avanzamento nella direzione auspicata dal Sistema delle Autonomie Locali è invece compresso da rinvii e ritardi a iniziare da quello più grave dell’emissioni delle diossine.
Di tanto la Regione chiederà conto in sede ministeriale nel prossimo incontro.
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