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«Inquinamento, dalla cokeria i maggiori problemi»

In questo modo l'agenzia regionale per l'ambiente ha replicato, ieri mattina Roma, al ministero dell'Ambiente che nell'agosto scorso aveva contestato la relazione finale dell'ente sul monitoraggio delle fonti inquinanti nel capoluogo jonico.
18 settembre 2008
Cesare Bechis
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

- TARANTO — Il livello di inquinamento a Taranto continua ad essere allarmante e abbatterlo richiede interventi drastici. L'Arpa Puglia fa un raffronto fra la situazione di Taranto e quella di Genova e ricorda che le concentrazioni di idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) misurate a «Genova-Cornigliano, per le quali si registrava nel 2000-2001 il superamento del livello di un nanogrammo per metro cubo, hanno dimostrato un netto abbassamento dopo lo spegnimento della cokeria, rientrando all'interno del limite».

In questo modo l'agenzia regionale per l'ambiente ha replicato, ieri mattina Roma, al ministero dell'Ambiente che nell'agosto scorso aveva contestato la relazione finale dell'ente sul monitoraggio delle fonti inquinanti nel capoluogo jonico.

L'Arpa ha sottolineato che «le conclusioni del proprio studio sono confort ate da dati scientifici e da studi di settore condotti anche dal Cnr e dal dipartimento di fisica dell'Università di Firenze ». Così è scritto nella relazione tecnica presentata ieri durante la riunione del comitato di coordinamento incaricato di studiare il caso- Ilva per la concessione dell'autorizzazione integrata ambientale (Aia).

L'Arpa conferma quanto già aveva detto nella contestata relazione del 15 luglio sull'immissione nell'aria degli Ipa e dei metalli pesanti e spiega di aver compiuto monitoraggi con un campionatore vento-selettivo di microinquinanti organici fra giugno e agosto scorsi, che hanno accertato «come le deposizioni atmosferiche totali (secche e umide) di Ipa» misurate a Taranto e Statte «eccedano i valori riscontrabili in letteratura per siti di analoga classificazione».

Ieri al ministero dell'Ambiente a Roma c'è stata la prima vera riunione operativa del comitato di coordinamento. Nessuna polemica, ma solo un esame approfondito delle cose da fare per accelerare i tempi e chiudere entro la fine di marzo del prossimo anno la procedura. Sono stati presentati i vari piani di caratterizzazione che ora i soggetti interessati dovranno integrare.

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