Taranto, l'Arpa riceve apprezzamento da gruppo ricercatori
A:
Prof. Giorgio Assennato
Direttore Generale ARPA Puglia
E p.c.
On. Dott.ssa Stefania Prestigiacomo
Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del
Mare.
Ing. Bruno Agricola
Direttore Generale della Salvaguardia Ambientale del
MATTM
A chi di interesse
Oggetto: lettera aperta al D.G: Arpa Puglia su AIA Taranto Statte
Egr. Prof. Assennato,
Come ricercatori pubblici impegnati per i valori della tutela dell'ambiente e della salute, vogliamo comunicarle il nostro vivo apprezzamento per la posizione da lei assunta con la nota del 16.09.2008, pubblicata sul sito di ARPA Puglia.
In questa nota vediamo infatti come il lavoro suo e dei suoi collaboratori sia chiaramente finalizzato a ripristinare a Taranto condizioni di sicurezza e legalità in questo campo. Siamo stupiti per la censura da voi ricevuta in merito all'impegno nel programma di stesura delle AIA per l'area industriale di Statte e Taranto.
E' evidente che hanno fatto comodo gli "storici ritardi" nella realizzazione di un'Agenzia di Prevenzione e Protezione dell'Ambiente; ritardi che hanno provocato danni evidenti per la salute delle persone. Attualmente, invece, l’agenzia appare capace di "indicare" e non solo di eseguire.
Ci auguriamo che le pervengano altre espressioni di solidarietà a sostegno delle capacità dell'agenzia di modificare questi ritardi non più sopportabili.
Cordiali saluti
25 settembre 2008
Marco Cervino, ricercatore CNR-ISAC, Bologna
Nicola Armaroli, ricercatore CNR-ISOF Bologna
Marco Bittelli, ricercatore Università di Bologna
Maurizio Caselli, professore ordinario Università di Bari
Gianluigi de Gennaro, ricercatore Università di Bari
Luca Gasperini, ricercatore CNR-ISMAR, Bologna
Emilio A.L. Gianicolo, ricercatore CNR-IFC, Lecce
Cristina Mangia, ricercatrice CNR-ISAC, Lecce
Pierluigi Musarò, ricercatore Università di Bologna
Maurizio Portaluri, primario ospedaliero di radioterapia, Brindisi
Articoli correlati
- L'ISS ha sollevato puntuali obiezioni sulla metodologia adottata per la VIS
E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA
Acciaierie d'Italia aveva commissionato uno studio per valutare l'impatto sanitario in uno scenario di 6 e di 8 milioni di tonnellate di acciaio annue sostenendo che grazie all'adozione delle migliori tecnologie le emissioni "post operam" sarebbero rientrate sotto la soglia di rischio.28 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Ha raccontato l'Ilva dal punto di vista delle vittime
Domenico Iannacone a Taranto: la vita che si fa racconto
Le storie non esistono se non vengono raccontate. Questo è il cuore del suo lavoro: portare alla luce le esistenze sommerse, le lotte quotidiane, i dolori nascosti ma condivisi. Ha la capacità di entrare in punta di piedi nelle vite degli altri e di restituirle con rispetto e profondità.27 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - L'unguento che lenisce le affezioni delle vie respiratorie con un tocco di polveri sottili e benzene
Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente
I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".13 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Trasferiti fondi dalle bonifiche ambientali alla produzione di acciaio ILVA
Grazie Meloni!
Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".12 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network