Processo Enichem, la Provincia di Foggia in appello
La Giunta provinciale ha dato il via libera, nel corso dell'ultima seduta, al ricorso presso la Corte d’Appello di Bari contro la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Foggia (sezione distaccata di Manfredonia) che nell’ottobre 2007 ha assolto gli imputati del processo Enichem dalle imputazioni loro ascritte.
L'Amministrazione provinciale, attraverso l’avvocatura interna, impugna dunque la sentenza “errata in fatto ed in diritto” data “l’erroneità della ricostruzione operata dal Tribunale di prime cure e la sussistenza di tutte le fattispecie di reato contestate”, come si legge nel dispositivo approntato dall’avvocato Francesco Paolo Sisto.
I fatti contestati risalgono all’incidente verificatosi nello stabilimento Enichem di Manfredonia il 26 settembre 1976 quando esplose la parte superiore di una colonna di produzione destinata alla produzione di ammoniaca con fuoriuscita di composti a base di arsenico, elemento utilizzato per l’assorbimento dell’anidride carbonica. Le sostanze sprigionatesi, ricaddero in parte sul suolo ed in parte si distribuirono su un’area di diversi chilometri quadrati interessando anche l’abitato di Manfredonia.
Negli anni Novanta è poi emerso che alcuni operai in servizio presso l’Enichem o comunque intervenuti nelle operazioni di bonifica nei periodi successivi all’incidente, erano affetti da neoplasia polmonare presumibilmente legata alle esalazioni di arsenico.
Nella sentenza di primo grado i dodici imputati – vertici e medici dell’allora Anic (poi Enichem) – sono stati assolti dall’accusa di disastro e omicidio colposo, lesioni e omissioni di controllo.
“La Provincia di Foggia non poteva esimersi da questo atto di responsabilità – ha evidenziato l’assessore al Legale e Contenzioso Gabriele Mazzone – scaturito da valutazioni di carattere giuridico e politico. Finché sarà possibile cercare di accertare le responsabilità di questo disastro che ha colpito la vita degli operai nonché il territorio dal punto di vista ambientale, l’Ente sarà al fianco delle vittime e dei parenti affinché venga fatta luce e giustizia sull’accaduto”.
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