Due giorni di sciopero all'ENI
Due giornate di sciopero del personale della Raffineria Eni. E’ questa la decisione assunta ieri al termine dell’assemblea dei lavoratori indetta dalle segreterie di Filcem Cgil, Femca Cisl, Uilcem Uil e delle Rsu.
La discussione ha messo in evidenza un grave stato di tensione e preoccupazione fra tutti i lavoratori. “I gravi provvedimenti disciplinari - si legge in una nota congiunta - comminati dalla direzione aziendale in modo indiscriminato e senza criterio alcuno, hanno reso ingovernabili i rapporti già tesi tra lavoratori e la dirigenza”.
Una situazione a fronte della quale i sindacati esprimono forte preoccupazione per “la salute e la sicurezza dei lavoratori dinnanzi alle ripetute pressioni esercitate da alcuni dirigenti e quadri aziendali, situazione già denunciata anche all’Ispettorato
del lavoro”.
Le segreterie territoriali denunciano anche i mancati investimenti nella raffineria che determinano “una situazione di incertezza sul futuro dello stabilimento, anche in conseguenza dell’andamento negativo del bilancio economico che la stessa azienda denuncia”. Quella che sembrava un’isola felice sotto il profilo dei rapporti sindacali, non è più tale. Per questo i sindacati che già nei giorni scorsi avevano indetto lo stato di agitazione, hanno inasprito la protesta.
I due giorni di sciopero, entrambi di otto ore, si svolgeranno i prossimi 17 e 31 ottobre. L’astensione si svolgerà secondo le seguenti modalità: giornalieri, 8 ore il 17 ed il 31 ottobre; turnisti , 8 ore per turno a partire dalle 6 del 17 ottobre sino alle 6 del giorno successivo; 8 ore per turno a partire dalle 6 del 31 ottobre sino alle 6 del 1 novembre; turno C, 17 e 31 ottobre, 1° e 2° turno (8 ore); spediz. rete/extrarete, 17 e 31 ottobre, 1° e 2° turno (8 ore).
Si intendono sospese tutte le attività di spedizione via terra, via mare, via tubo nei due giorni di sciopero. “Le segreterie territoriali unitamente a Rsu e Rls - conclude la nota - si rendono disponibili in sede prefettizia da subito a concordare la comandata di sicurezza per la salvaguardia degli impianti ed ottemperare alla procedura di raffreddamento come previsto dalla legge n° 83 del 2000”.
Articoli correlati
- Meloni più audace di Putin
Si condanna l’occupazione russa dell’Ucraina mentre si continua ad occupare l’Iraq
Nessuno sembra farci più caso ma i militari della NATO, ora sotto comando italiano, stanno sempre occupando illegalmente il Nord Est dell’Iraq, zona grande quanto il Donbass. Più audace di Putin, la Premier Meloni, in tuta mimetica, è andata sotto Natale a rendere loro visita. Nessuno ha fiatato.1 gennaio 2023 - Patrick Boylan - Azione nonviolenta a Roma davanti all’ENI
Solidarietà agli attivisti di Extinction Rebellion
Gli attivisti chiedono di incontrare i ministri Patuanelli e Gualtieri, che detengono la Golden Share con cui si può indirizzare l’ENI verso la fuoriuscita dal fossile e verso nuove politiche sostenibili in Italia e nel mondo9 ottobre 2020 - Alessandro Marescotti - “Intanto io lo so...”
La pubblicità “verde” di ENI smascherata da due gruppi ecologisti
A sostegno della loro denuncia, gli attivisti mettono a disposizione online un prezioso documento ricco di infografiche. Inoltre, organizzano un webinar il 14 maggio per presentarlo.12 maggio 2020 - Patrick Boylan Sotto la Hidrochemical la falda è avvelenata. Arsenico più di 40 volte oltre i limiti
I dati preoccupanti dopo la caratterizzazione del sito3 gennaio 2018 - Luciano Manna
Sociale.network