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L'Arpa: nascosti dati sui veleni Ilva

Peggio dell'Unione Sovietica. Il direttore Assennato spara alto durante la tavola rotonda al terzo convegno sul particolato atmosferico, raccontando come il ministero della Sanità non voleva dare l'ok a pubblicare 17 ricerche effettuate dal ministero dell'Ambiente sulla qualità dell'aria di Taranto
6 ottobre 2008
Rita Schena
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno

BARI – «Peggio dell'Unione Sovietica». Il direttore dell'Arpa Puglia, Giorgio Assennato, spara alto durante la tavola rotonda al 3° Convegno nazionale sul particolato atmosferico appena avviato a Bari, raccontando come il ministero della Sanità non voleva dare l'ok a pubblicare 17 ricerche effettuate dal ministero dell'Ambiente sulla qualità dell'aria di Taranto.

«Ora quelle stesse ricerche sono pubblicate sul sito dell'Arpa Puglia – sottolinea Assennato – ma nonostante fossero già state rese pubbliche attraverso pubblicazioni scientifiche, per 'mala burocrazia' i due ministeri si rimpallavano la responsabilità della pubblicazione».

I dati delle ricerche mettono in evidenza come le emissioni industriali nell'aria di Taranto siano direttamente responsabili della quantità di polveri sottili e diossina che soffocano la città, un risultato che invece deve assolutamente essere in possesso dei cittadini.

E proprio sulla necessità di una scienza più trasparente e comunicativa che si dibatte da oggi e per i prossimi due giorni a Bari in seno al 3° convegno nazionale sul particolato atmosferico. «La scienza ha perso un po' i contatti con i cittadini, quindi ben vengano momenti come questi per incontrarci», sottolinea in apertura Luigi Campanella, presidente della società chimica italiana dando il benvenuto a tutti al terzo Convegno nazionale sul particolato atmosferico, che proprio oggi ha iniziato a Bari i suoi tre giorni di lavori. Ed in effetti oggi più di ieri la scienza incute timori e scatena battaglie, proprio oggi che invece la ricerca scientifica può dare tante risposte, anche nella vita quotidiana.

Durante tre giorni di convegno sul particolato si assisterà convergere i più importanti scienziati e chimici italiani ed europei, a dibattere, non solo tra loro ma soprattutto con i decisori politici e con i singoli cittadini, sul problema polveri sottili, quella materia così volatile che soffoca le nostre città e noi stessi. «Oggi quando si parla di chimica si fa sempre riferimento a qualcosa di negativo, si dice correntemente ''inquinamento chimico'' senza mai far riferimento a quanto le conoscenze chimiche possono fare nel risanare situazioni inquinate – sottolinea Campanella nel suo discorso di avvio lavori – è evidente che c'è un problema di comunicazione che dobbiamo sanare».

La scelta di Bari (dopo Milano nel 2004 e Firenze nel 2006) come sede per un convegno del genere non è casuale, ma serve a sottolineare i miglioramenti di una città che era tra le peggiori in Italia per qualità dell'aria e grazie a decisioni politiche prese insieme a scienziati e ricercatori, si è arrivati ad un tangibile miglioramento della situazione ambientale.

Lo spiega anche il sindaco di Bari Michele Emiliano, senza falsa modestia elencando come in quattro anni si sia riusciti a creare e far funzionare i parcheggi di scambio che collegano la periferia con il centro cittadino attraverso mezzi pubblici «riuscendo a decongestionale un traffico ormai insostenibile» o puntando sul bikesharing e riuscendo a terminare bonifiche ambientali che sembravano impensabili. «Oggi qui abbiamo bisogno che voi scienziati e ricercatori verifichiate quanto è stato fatto – ha sottolineato Emiliano – e ci aiutate con il vostro approccio scientifico per capire cosa c'è ancora da fare».

«Il particolato atmosferico non è solo un argomento sensibile per tanti cittadini – ha sottolineato Campanella – ma è scientificamente provato quanto sia dannoso per la salute di tutti. Purtroppo siamo ancora in attesa di una legge che identifichi la qualità delle polveri sottili, mentre siamo ancora legati a provvedimenti di legge legati alla quantità. Ecco perché è così importante incontrarci e verificare lo stato delle nostre ricerche. Ancora più importante è che le cose importanti non restino chiuse tra di noi, ma vengano divulgate ai cittadini e al sistema politico, perché possa prendere le decisioni più giuste».

Hanno portato i loro saluti in avvio al convegno oltre al sindaco Emiliano e al presidente Campanella anche l'assessore comunale all'ambiente Maria Maugeri, l'assessore provinciale all'ambiente Tobia Carone, il presidente della Società italiana aerosol Franco Prodi e la presidente della IES (International Environmetric Society) Daniela Cocchi. I lavori scientifici sono stati aperti da una conferenza plenaria del prof. Helmut Horvath sul tema degli aerosol e la loro rilevanza nella vita quotidiana. I lavori continueranno nell'arco della giornata con una tavola rotonda ed altre relazioni.

Il viaggio è solo all'inizio e parte da Bari, dalla Puglia, un Sud che non è solo una corte dei miracoli.

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