ENI, monitoraggio in continuo
Ieri mattina l’assessore regionale all’ecologia Michele Losappio ha incontrato i vertici dello stabilimento Eni di Taranto per una verifica della situazione determinatasi dopo i gusti del 24 settembre e del 6 ottobre. Nell’incontro la società ha spiegato lo svolgersi degli avvenimenti che successivvamente saranno riassunti in una formale relazione.
La Regione ha sottolineato la necessità di avviare un efficiente servizio di rilevazione e di monitoraggio degli inquinanti in atmosfera mediante la cessione ad Arpa delle centraline Eni presenti nello stabilimento e con l’acquisto di nuovi strumenti di rilevazione in grado di sviluppare un monitoraggio più ampio ed efficace.
Il management Eni ha dichiarato la propria disponibilità a effettuare in tempi brevi tale passaggio a totale carico finanziario della società. A recepimento della relazione Eni sulle cause dei black out e sulla validità dei provvedimenti assunti dallo stabilimento la Regione esprimerà le proprie valutazioni.
Questo il commento a caldo del vicepresidente del Consiglio regionale, Luciano Mineo: «Esprimo un giudizio complessivamente positivo sull’incontro con i responsabili dello stabilimento. La Regione ha posto con grande forza due problemi: quello relativo al frequente succedersi di incidenti che hanno determinano allarme tra i cittadini e quello del controllo delle emissioni, soprattutto in occasioni simili a quella che si è verificata qualche giorno fa.
Rispetto al primo problema i dirigenti dell’Eni hanno rilevato l’assoluta indispensabilità del progetto relativo alla realizzazione di un nuovo impianto per la produzione di energia elettrica, che ponga l’azienda al riparo da eventuali blocchi e dal cattivo funzionamento della centrale attualmente in esercizio, come è avvenuto nell’ultimo incidente.
Il progetto in questione, va ricordato, è stato presentato dall’azienda nel 2007 ed è attualmente all’esame dei ministeri competenti. Rispetto al secondo problema la Regione ha ottenuto un impegno, da concretizzare a breve, per il finanziamento da parte dell’Eni di un sistema di rilevamento in continuo delle emissioni in atmosfera da affidare alla gestione dell’Arpa.
La realizzazione di questo sistema, a spese dell’Eni, metterà la comunità ionica nelle condizioni di monitorare costantemente le emissioni dell’azienda e di conoscere con esattezza, nel caso di incidenti, che tutti ci auguriamo non avvengano più, la natura delle sostanze che finiscono nell’aria che respiriamo».
Su questi due punti, la Regione ed il management aziendale si sono impegnati a profondere tutti gli sforzi necessari, al fine di garantire la qualità dell’ambiente e della vita dei cittadini di Taranto ed un corretto ed efficiente funzionamento dello stabilimento.
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