Il disastro ambientale in Puglia e l'inchiesta di Primo Piano su RAI 3
Il terribile inquinamento del territorio Pugliese e le ripercussioni sui cittadini. Questo il tema dell'inchiesta di Primo Piano "Te Le Canto Tutte" realizzata da G. Galleano andato in onda il 14 ottobre u.s. su RAI 3. Una iniziativa della band salentina Sud Sound System e della Lega Contro I Tumori di Lecce. Lo speciale ha visto la preziosa collaborazione di artisti pugliesi come Caparezza e le testimonianze di Lega Ambiente, Regione Puglia, Associazione 12 Giugno e altre realtà del territorio.
L'allarme è ormai altissimo. Un territorio martoriato dall'inquinamento e che raccoglie le tre più grandi fabbriche (Ilva di Taranto, centrale Enel di Cerano e petrolchimico di Brindisi) che emettono il più alto tasso di CO2 in Italia e il tasso più alto di diossina.
La sola Ilva emetterebbe circa un terzo della diossina ufficialmente censita in Italia. Una situazione intollerabile che miete vittime da troppo tempo , in virtù di un ricatto occupazionale a cui si è pagato e si continua a pagare un prezzo immane.
Il nostro mare, i nostri cieli, il nostro sole che il mondo intero ci invidiava, sembrano essere ormai un lontano ricordo, una istantanea sbiadita. L'Immagine della Puglia è oggi irrimediabilmente associata alla diossina, alle polveri sottili, alle morti bianche, al fetore delle discariche con un danno non quantificabile per l'economia agricola e turistica del territorio.
Come convincere il turista a venire in vacanza in Puglia? Come convincere il consumatore ad acquistare i nostri prodotti, quando anche gli stessi pugliesi evitano di acquistarne? Oltre al disastro ambientale la Puglia dovrà fare ben presto i conti con una economia in ginocchio la cui ripresa sarà di difficile attuazione.
Ma come è potuto accadere tutto questo? Dov'erano coloro che avrebbero dovuto vigilare? Quis custodiet ipsos custodes?
Il governatore della Puglia, Nichi Vendola, nello speciale affermava: "O l'Ilva cambia passo e si mette in sintonia con la domanda che sale da tutto il Salento e, quindi, ambientalizza qui, ora, gli impianti oppure noi, Ente Regione, ci metteremo di traverso e, difficilmente, l'AIA potrà essere data se non al prezzo di un conflitto istituzionale senza precedenti". Parole che ci lasciano timidamente sperare e che, ci auguriamo, trovino un riscontro nelle azioni concrete a breve termine.
L'oncologo Serravezza dal canto suo ribadiva, cifre alla mano : "negli ultimi dieci anni i tumori in Puglia sono aumentati del 30 per cento e sono linfomi, leucemie, tumori a vescica e polmoni, tutti direttamente riconducibili a cause ambientali, dalla diossina sprigionata dall’Ilva agli ossidi di azoto e zolfo di Cerano, che il vento porta su tutto il Salento"
Il vento...
Mentre il relatore parlava, sembrava di sentirlo soffiare "lu ientu refulu" , quel soffio d’aria gelida che ti sfiora, improvviso, cattivo e che ti mozza il respiro facendoti restare immobile mentre un lungo brivido ti corre lungo il corpo e ti lascia li, tremante, mentre un terrore senza nome si impadronisce dei tuoi sensi e si insinua, subdolo, nell’anima…quel soffio d'aria gelida che si sta insinuando nelle case dei pugliesi e si sta portando via, in un'orrida danza, il sorriso il calore la vita delle genti di Puglia....
Te ddru vinne stu ientu refulu
te lu mare, te la marina
e trasiu 'ntra quista casa
se purtau la meju cima...
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