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Taranto, operai morti all'Ilva 6 condanne, assolto Emilio Riva

Un'assoluzione, per il presidente del Cda dell'Ilva e sei condanne – per tre dirigenti del siderurgico tarantino e per altrettanti dirigenti della ditta appaltatrice Cemit – al processo per l'incidente in cui morirono i pugliesi Paolo Franco, di 24 anni, e Pasquale D’Ettorre, di 27, schiacciati da una gru
17 ottobre 2008
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno

- Un'assoluzione, per il presidente del Cda dell'Ilva Emilio Riva, e sei condanne - per tre dirigenti del siderurgico tarantino e per altrettanti dirigenti della ditta appaltatrice Cemit - al processo per l'incidente in cui morirono Paolo Franco, di 24 anni e Pasquale D'Ettorre, di 27, gli operai dell'Ilva schiacciati da una delle gru. L'incidente risale al 12 giugno 2003. La sentenza e' stata emessa dal giudice monocratico Valeria Ingenito, che ha assolto 'per non aver commesso il fatto' Riva, e ha condannato a pene comprese tra un anno e quattro mesi e un anno di reclusione gli altri sei imputati. La pena piu' alta e' stata inflitta a Luigi Capogrosso, direttore dell'Ilva; un anno di reclusione ciascuno invece per i dirigenti dell'Ilva, Salvatore Zimbaro e Giancarlo Quaranta, e per i dirigenti della Cemit Gerardo Pappalardo, Antonio Pinto e Giuseppe Bruno. Il pm contestava il concorso in omicidio colposo plurimo e violazioni alla normativa per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. E' stato anche disposto il risarcimento dei danni ai familiari delle vittime, da liquidarsi in separata sede.

L'intervento del Comitato per Taranto
Ci stringiamo attorno al dolore del padre di Paolo Franco che, dopo la sentenza di assoluzione di Emilio Riva, ha dichiarato si sentirsi sconfitto e solo.

Ad Angelo Franco vogliamo dire che non è solo. La sua lotta ha interpretato un bisogno di giustizia di tanti cittadini. Vogliamo dirgli con senso senso di umana vicinanza che la rivendicazione di un lavoro e un futuro sicuro non sarà fermata,
Il bisogno di giustizia non può essere permanentemente sconfitto e questo processo costituisce in ogni caso una importante testimonianza di coraggio.

Alzando la testa, Angelo Franco ha insegnato a tutti noi che non bisogna mai chinarla, neppure di fronte a chi è ricco e potente.

E' scandaloso tuttavia constatare che in Italia per la morte di due operai venga inflitto un anno di reclusione ad alcuni dirigenti mentre per la copia non autorizzata di un programma per computer potrebbe scattare una condanna fino a tre anni di reclusione.

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