UIL Puglia: «L’Eni mantenga gli impegni»
«L’Eni non può attuare né ritirate strategiche né fughe dalla raffineria Agip di Taranto. Anzi, deve mantenere gli impegni assunti per rispettare istituzioni, parti sociali e le realtà produttive dell’area jonica»: è quanto sostiene il segretario generale dalla Uil Puglia, Aldo Pugliese.
Una delle questioni, riguarda i lavoratori: «Permane il loro malessere – spiega Pugliese – e non poteva essere altrimenti, considerato che come già denunciato a suo tempo in occasione dell’ennesimo grave infortunio sul lavoro, la situazione di fatto non è migliorata.
Anzi, i problemi si sono aggravati in quanto si sono verificati gravi incidenti e situazioni estremamente difficoltose. Non ultima, l’emissione in atmosfera di un nuvolone di notevole quantità inquinante che ha invaso Taranto, e in particolare il rione Tamburi, che secondo l’azienda è dovuto ad una emergenza. La pacificazione con i lavoratori non è avvenuta anche perché la sospensione di 56 lavoratori diretti della raffineria non è stata ritirata».
Ma secondo la Uil “quello che è più grave, e che denunciamo con fermezza, è che sono stati sbandierati a livello locale e nazionale investimenti che l’azienda avrebbe fatto, ma di cui non c’è ombra. Eppure, l’Eni si era impegnata con una serie di riunioni tenutesi alla Prefettura di Taranto con Regione Puglia, Provincia e Comune di Taranto, con i sindacati e con le realtà produttive del territorio”.
Nel dettaglio, il segretario Uil si riferisce all’attuazione del progetto “Taranto plus” che interessa più di ogni altra cosa, perché prevedeva investimenti in tema ambientale e di sicurezza sul lavoro. Questa sorta di ritirata ingloriosa dell’Eni avviene non solo senza stile, ma anche in un modo scorretto che sa tanto di presa in giro nei confronti di tutti gli interlocutori che si erano seduti al tavolo della Prefettura.
Crediamo che una cosa così grave – conclude Pugliese - non possa passare sotto silenzio, in una realtà molto in difficoltà come quella di Taranto”.
Articoli correlati
- Meloni più audace di Putin
Si condanna l’occupazione russa dell’Ucraina mentre si continua ad occupare l’Iraq
Nessuno sembra farci più caso ma i militari della NATO, ora sotto comando italiano, stanno sempre occupando illegalmente il Nord Est dell’Iraq, zona grande quanto il Donbass. Più audace di Putin, la Premier Meloni, in tuta mimetica, è andata sotto Natale a rendere loro visita. Nessuno ha fiatato.1 gennaio 2023 - Patrick Boylan - Azione nonviolenta a Roma davanti all’ENI
Solidarietà agli attivisti di Extinction Rebellion
Gli attivisti chiedono di incontrare i ministri Patuanelli e Gualtieri, che detengono la Golden Share con cui si può indirizzare l’ENI verso la fuoriuscita dal fossile e verso nuove politiche sostenibili in Italia e nel mondo9 ottobre 2020 - Alessandro Marescotti - “Intanto io lo so...”
La pubblicità “verde” di ENI smascherata da due gruppi ecologisti
A sostegno della loro denuncia, gli attivisti mettono a disposizione online un prezioso documento ricco di infografiche. Inoltre, organizzano un webinar il 14 maggio per presentarlo.12 maggio 2020 - Patrick Boylan Sotto la Hidrochemical la falda è avvelenata. Arsenico più di 40 volte oltre i limiti
I dati preoccupanti dopo la caratterizzazione del sito3 gennaio 2018 - Luciano Manna
Sociale.network