Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Cosa c’entra Cai con la diossina di Taranto?

Taranto è la città più inquinata d’Europa, e forse del mondo. Il proprietario dell’Ilva di Taranto è anche socio Cai. Come si collegano le cose? I soci della cordata Cai per il salvataggio di Alitalia cosa ci guadagnano? E’ una domanda che ci siamo posti tutti quanti. La risposta è semplice: favori dal governo.
4 novembre 2008

- I soci della cordata Cai per il salvataggio di Alitalia cosa ci guadagnano? E’ una domanda che ci siamo posti tutti quanti. La risposta è semplice: favori dal governo. E non sono solo sospetti, ma ci sono anche i fatti. Atlantia (già Autostrade SpA., del gruppo Benetton), ha ottenuto un adeguamento molto favorevole delle tariffe autostradali. E Emilio Riva (gruppo siderurgico; Riva Acciaio SpA, Ilva SpA,) ha ottenuto la proroga per un altro anno della cassa integrazione a Genova per 550 operai. E mi vorrei soffermare proprio sul gruppo Riva. Il motivo è semplice. A Taranto con l’Ilva si sta giocando con la salute dei cittadini. Infatti i dati dell’Ines (Inventario Nazionale delle Emissioni e loro Sorgenti) non ammettono interpretazioni. L’Ines certifica, riferimento al 2006, che Taranto risulta essere la città più inquinata d’Italia e forse del mondo, anche più della cinese Linfen (per la Banca mondiale probabilmente la città più inquinata di tutto il pianeta).

Considerando le sostanze più velenose nell’aria, Taranto raggiunge 528 punti e la seconda, Livorno, è a quota 101. A Taranto si respira il 92% della diossina prodotta in tutta Italia, il 49% del mercurio, il 67% del piombo. Contribuiscono a produrre queste miscele letali: raffineria, cementificio e soprattutto l’Ilva. La casistica media annovera casi di tumore alla faringe per ragazzi di 13 anni, come fossero accaniti fumatori.

L’Ail (Associazione Italiana contro le Leucemie), è promotrice della sottoscrizione, firmata da oltre settemila cittadini, Non lasciate morire Taranto di cancro, che sembra dare fastidio ad alcuni esponenti della maggioranza. Filippo Berselli (An) e l’ex Ministro della Giustizia Roberto Castelli (Lega) hanno chiesto all’Ail di cancellarli e il senatore Paolo Guzzanti (FI) ha minacciato di denunciare l’Ail per molestie. E’ bene sapere che il limite per l’emissione della diossina, stabilito dal protocollo europeo Aarhus, è di 0,4 nanogrammi al metro cubo mentre nel 2006 il governo Berlusconi aveva fissato il limite a 10000 (diecimila) nanogrammi al metro cubo.

Ma non è tutto. Anzi è solo l’inizio.

Il gruppo Riva ha già ottenuto la sconfessione, da parte del governo, dei dati allarmanti rilevati dall’ Arpa (Agenzia regionale per la Protezione Ambientale) sui camini dello stabilimento. I tecnici regionali dovevano esprimersi sulla concessione o meno dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale), un documento necessario per la prosecuzione dell’ attività dello stabilimento siderurgico di Taranto. Invece il ministro dell’ambiente, Stefania Prestigiacomo, li ha rimossi mettendo dei tecnici di sua fiducia. L’ Ilva «non ha superato i limiti di legge sulle emissioni della diossina». Questo è quanto detto nei giorni scorsi dal presidente del nuovo comitato tecnico ministeriale che entro marzo dovrà esprimersi sull’ Aia. A questo punto il Presidente dalla regione Vendola ha deciso di emanare una legge regionale che imporrà all’ Ilva, così come a tutte le altre aziende che producono in Puglia, la riduzione delle emissioni inquinanti.

Gli abitanti di Taranto inoltre dovranno dire addio ai migliaia di alberi che dovevano spuntare tra l’Ilva e la città, e che dovevano ammortizzare gli effetti delle ciminiere. Questa zona cuscinetto, frutto dell’accordo tra l’ex Ministro delle Politiche Agricole e il sindaco Stefàno, dal valore di due milioni di euro (che si sarebbero dovuti trasformare tutti in alberi), sono stati tagliati dalla nuova finanziaria.

Articoli correlati

  • Il ministro Urso evita il confronto sui debiti di Acciaierie d'Italia
    Ecologia
    La replica del governo ad Angelo Bonelli

    Il ministro Urso evita il confronto sui debiti di Acciaierie d'Italia

    Nella seduta odierna è stata discussa l'interpellanza urgente sui debiti ILVA presentata da Angelo Bonelli al ministro Adolfo Urso.
    24 gennaio 2025 - Fulvia Gravame
  • Vogliamo sapere quanti debiti ha Acciaierie d'Italia?
    Ecologia
    Interpellanza urgente di Angelo Bonelli

    Vogliamo sapere quanti debiti ha Acciaierie d'Italia?

    Se i debiti di ADI a dicembre 2022 erano pari a 4,7 miliardi di euro, a quanto saranno arrivati in due anni? Domani, 24/1/25, il ministro Urso risponderà all'interpellanza. Oggi il governo Meloni ha svuotato definitivamente il fondo per le bonifiche per garantire la continuità produttiva.
    23 gennaio 2025 - Fulvia Gravame
  • Vendola, Riva e Dio
    CyberCultura
    Esperimento con ChatGPT

    Vendola, Riva e Dio

    E' stato chiesto a un modello linguistico di Intelligenza Artificiale generativa di sviluppare un articolo in chiave ecologista partendo una dichiarazione di Nichi Vendola del 2011, in cui esprimeva stima verso Emilio Riva. Ecco cosa è venuto fuori.
    17 gennaio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Memoria, lotta e resistenza sociale nella narrazione di Piero Mottolese
    PeaceLink
    Ilva di Taranto:

    Memoria, lotta e resistenza sociale nella narrazione di Piero Mottolese

    La tesi di Monia Torre, basata su un’approfondita ricerca antropologica, analizza la percezione del rischio legate all’Ilva di Taranto. Attraverso le testimonianze di operai come Piero Mottolese, attivista di PeaceLink, emergono le dinamiche tra fabbrica, ambiente e comunità.
    14 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.27 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)