Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Caso-Ilva, un medico racconta

Parla Patrizio Mazza, primario del reparto di Ematologia dell’Ospedale “Moscati” di Taranto che ha diagnosticato a un ragazzino di 13 anni l’adenocarcinoma del rinofaringe. L’inquinamento a Taranto è presente da molto tempo e sulle malattie pesa l’effetto dell’accumulo delle sostanze tossiche
4 novembre 2008
Ilario Galati

- E’ vero che negli ultimi anni c’è stato un aumento notevole di leucemie, linfomi e mielomi nell’area metropolitana di Taranto?

Abbiamo notato negli ultimi dieci anni un incremento delle patologie tumorali-ematologiche di circa il 30%. L’incremento peraltro, risulta progressivo, soprattutto negli ultimi tre anni. L’inquinamento a Taranto è presente da molto tempo e sulle malattie pesa l’effetto dell’accumulo delle sostanze tossiche. Si parla molto di diossina e infatti proprio la diossina si accumula nel nostro organismo che non ha la capacità di eliminarla. Il danno si produce quando questo accumulo ha raggiunto livelli non accettabili per il nostro organismo.

E’ giusto definire un caso unico nella letteratura medica la vicenda del ragazzino affetto da un tumore da fumatore?

Si tratta di un tumore che interessa prevalentemente le persone adulte o anziane e che spesso nell’anamnesi hanno una storia prolungata di fumo o sostanze simili riconducibili al fumo di sigaretta. Una malattia inaspettata per un ragazzino che quando si rivolse a noi aveva solo 10 anni. Naturalmente abbiamo condotto delle verifiche, contattando dei grossi centri come il Gaslini di Genova, e anche loro non avevano esperienza di questa patologia in un’età così giovane. Alla luce di questo le considerazioni che si possono fare sono allarmanti. Possiamo ipotizzare un danno genotossico, ovvero un danno che potrebbe essersi instaurato nelle cellule germinali dei genitori che hanno trasmesso al figlio la predisposizione ad ammalarsi prima di certe patologie.

I dati stimati dall’Ines, l’Inventario Nazionale delle Emissioni e loro Sorgenti, parlano di una situazione di estrema criticità ma negli ultimi giorni questi dati sono stati messi in discussione dai dirigenti dello stabilimento. Che idea si è fatto in proposito?

Beh, non ho gli strumenti per misurare le particelle ma come tutti ho la vista, l’olfatto e la pelle. Abito in provincia e ogni mattina, andando verso l’ospedale, vedo una nuvola sopra la città. Non ho bisogno di misurare al nanogrammo quelle sostanze per sapere se faranno bene o male. La situazione è drammatica e non ho bisogno che me lo dica una centralina di rilevamento.

Note: InviatoSpeciale è un quotidiano on-line che ha per linea editorale l'impegno allo sviluppo della democrazia dell'informazione. Col giornale intendiamo costruire una comunità della quale facciano parte, con eguali diritti e doveri, giornalisti e lettori. Per questo abbiamo voluto che gli articoli fossero commentabili, come avviene in numerosi altri giornali on-line stranieri.

Articoli correlati

  • E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA
    Ecologia
    L'ISS ha sollevato puntuali obiezioni sulla metodologia adottata per la VIS

    E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA

    Acciaierie d'Italia aveva commissionato uno studio per valutare l'impatto sanitario in uno scenario di 6 e di 8 milioni di tonnellate di acciaio annue sostenendo che grazie all'adozione delle migliori tecnologie le emissioni "post operam" sarebbero rientrate sotto la soglia di rischio.
    28 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Domenico Iannacone a Taranto: la vita che si fa racconto
    Cultura
    Ha raccontato l'Ilva dal punto di vista delle vittime

    Domenico Iannacone a Taranto: la vita che si fa racconto

    Le storie non esistono se non vengono raccontate. Questo è il cuore del suo lavoro: portare alla luce le esistenze sommerse, le lotte quotidiane, i dolori nascosti ma condivisi. Ha la capacità di entrare in punta di piedi nelle vite degli altri e di restituirle con rispetto e profondità.
    27 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente
    Taranto Sociale
    L'unguento che lenisce le affezioni delle vie respiratorie con un tocco di polveri sottili e benzene

    Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente

    I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".
    13 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Grazie Meloni!
    Editoriale
    Trasferiti fondi dalle bonifiche ambientali alla produzione di acciaio ILVA

    Grazie Meloni!

    Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".
    12 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.30 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)