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La Carovana al Ministro: quali criteri per le nomine IPPC?

Ci piacerebbe conoscere quali siano i criteri per i quali sono stati rimossi i precedenti membri della IPPC, con quali criteri siano stati scelti i nuovi, e come sia stato scelto il Sign. Lamacchia
8 novembre 2008
Giuseppe Giulietti

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Da mesi sottolineiamo come la questione delle morti bianche e della centralità della sicurezza sul lavoro, nonché l’attenzione sul pericolo di emissioni pericolose e l’insorgenza di maggiori malattie professionali sia una vera e propria emergenza nazionale.

Con l’ex ministro Cesare Damiano, insieme a tante associazioni e alle organizzazioni sindacali, abbiamo per questo dato vita alla “Carovana per un lavoro sicuro”. Una delle prime tappe è stata Taranto per le note vicende che riguardano la sicurezza all’Ilva, la fabbrica siderurgica più grande d’Europa e con il più alto tasso di inquinamento da diossina dovuto alle emissioni della stessa azienda.

Da tempo è aperto in Città e nella Regione un confronto ed una discussione su come arginare i fenomeni di insicurezza, con particolare attenzione per i pesanti risvolti che ha sulla popolazione il forte inquinamento e il moltiplicarsi dell’insorgenza di casi di malattie gravissime; per questo il precedente Governo aveva posto all’attenzione tramite esperti e personalità la situazione di Taranto.

Il Governatore della Puglia Nicki Vendola, proprio qualche giorno fa, riprendendo le denunce dei cittadini, supportate dall’Arpa regionale e da altri Enti preposti al controllo delle emissioni, si era dichiarato pronto a chiedere la chiusura dell’Ilva in assenza dell’AIA (Autorizzazione integrata ambientale).

Contemporaneamente, la ministra Stefania Prestigiacomo, come si apprende da un articolo sull’Espresso a firma di Sandra Amurri, e dal sito di Articolo21, ha azzerato la vecchia commissione IPPC, composta da autorevoli scienziati ed esperti del settore, sostituendoli con altri membri. La commissione come è noto decide attraverso la concessione Aia, il destino delle 200 più grandi aziende italiane e, inoltre, si occupa dei limiti delle emissioni di gas serra in base al protocollo di Kyoto e di quelle di biossido di carbonio del pacchetto “clima-energia” del Consiglio d’Europa.

Leggendo la lista di nuovi “esperti” nominati dalla Prestigiacomo si scopre che il nuovo presidente dell’IPPC è Dario Ticali. Laureato in ingegneria e ricercatore all’università privata Kore di Enna, vanta pubblicazioni riguardanti il comportamento delle “pavimentazioni stradali.”

Ma ancora più grave e incomprensibile è la nomina dell’ing. Bonaventura Lamacchia quale referente per la questione della concessione dell’Aia all’Ilva di Taranto, come denunciato da Sandra Amurri, nel pezzo sull’Espresso. Lamacchia vanta un buon curriculum giudiziario, quindi sicuramente affidabile ed esperto. Tra le varie condanne con patteggiamento: 2 anni e 5 mesi in qualità di Presidente del Cosenza Calcio, per false fatturazioni, ricettazione, falso in bilancio, falso ideologico, evasione fiscale quantificata dalla GdF in 30 miliardi di lire. Come sindaco del suo paese, Lamacchia, aveva dato già segnali di grande affidabilità beccandosi 1 anno di reclusione per turbativa d’asta. Dopo un anno di latitanza nel 2002, venne arrestato e condannato a 2 anni e mezzo per bancarotta fraudolenta e tentata estorsione. Ciliegina finale, rinviato a giudizio dal tribunale di Cosenza la scorsa settimana per calunnia, dopo aver denunciato il furto di assegni, risultati scoperti per 12 mila €.

Ci piacerebbe conoscere quali siano i criteri per i quali sono stati rimossi i precedenti membri della IPPC, con quali criteri siano stati scelti i nuovi, quali titoli abbiano, a partire dal Presidente, per rivestire questo fondamentale ruolo, come sia stato scelto il Sign. Lamacchia e chi lo abbia nominato a responsabile delle istruttorie per la concessione delle autorizzazioni AIA. Per questo presenteremo un' apposita interrogazione parlamentare

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