I lavoratori della raffineria Agip di Taranto di nuovo in sciopero
Questo perché “l’impossibilità, ancora una volta, di trovare alcuna adeguata intesa sugli assetti minimi degli impianti, aspetto che potrebbe costituire un pregiudizio grave ed imminente ai diritti della persona costituzionalmente garantiti, considerato che incidono sulla sicurezza della Stabilimento, dei suoi dipendenti e della collettività, hanno reso indispensabile l’adozione del provvedimento di precettazione del personale individuato dall’azienda, indispensabile per garantire condizioni di funzionamento di ‘minimo tecnico ’ degli impianti”.
La Uil di Puglia intanto prosegue nello schierarsi al fianco dei lavoratori, in quanto “manifestano contro le discutibili scelte dell’Azienda, che mettono in discussione la sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente dell’intera area jonica”. Il segretario generale della Uil regionale e di Bari in proposito ribadisce che “i lavoratori non possono essere abbandonati al loro destino in una protesta sacrosanta, di fronte a quella che già in altre occasioni abbiamo definito ‘ritirata strategica’ da parte dell’Eni per le scelte da operare circa la Raffineria Agip di Taranto.
E’ incredibile che un colosso di tale portata non mantenga gli impegni assunti di fronte a istituzioni, parti sociali e le realtà produttive dell’area jonica. I lavoratori attendono che si concretizzino promesse che non sono mai state mantenute e che soprattutto migliorino le condizioni in cui sono costretti a operare, come già denunciato a suo tempo in occasione dell’ennesimo grave infortunio sul lavoro”.
Pugliese individua in un ottica generale il “difficile momento di tutta la zona di Taranto e non soltanto dei lavoratori. Ricordiamo l’emissione in atmosfera che ha invaso recentemente la città proveniente dalla Raffineria Agip e in particolare il rione Tamburi, e che per l’azienda era dovuta ad un’e-mergenza. Un episodio che si aggiunge alla lista dell’inquinamento. Ora speriamo in una soluzione senza terremoti o scossoni, perché tutti devono recitare la propria parte per tutelare la città, l’ambiente ed il territorio”
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