Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Regione: stop al rigassificatore Parere negativo per la «Via»

Il comitato regionale della Puglia della «Via» ha espresso parere negativo sul progetto di rigassificatore. Sarà trasmessa al ministero dove è in corso la procedura nazionale. Il parere è stato notificato al ministero dell'Ambiente. Ne dovrà tenere conto la Commissione nazionale per la Via
5 dicembre 2008
Marcello Orlandini
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

-
BRINDISI — Il Comitato regionale Via (valutazione di impatto ambientale) boccia il progetto del rigassificatore di Br Lng (controllata di British Gas) a Capo Bianco, nel porto industriale brindisino e presto, fa sapere l'assessore all'Ecologia, Michele Losappio, ne prenderà atto anche la giunta regionale con una formale delibera. E' l'ennesimo no all'operazione che parte dalla Regione, che nel suo Piano energetico (Pear) prevede la possilità di un rigassificatore in Puglia, ma non a Brindisi.

Il comitato negli ultimi mesi aveva valutato l'intera documentazione del progetto trasmessa dal ministero dell'Ambiente, ed aveva svolto una serie di audizioni che hanno compreso governi territoriali, associazioni imprenditoriali, sindacati, Arpa, associazioni ambientaliste e ovviamente anche l'azienda, la Brindisi Lng.

Il parere negativo è stato notificato allo stesso ministero dell'Ambiente il 3 dicembre, mercoledì scorso. Ne dovrà tenere conto la Commissione nazionale per la Valutazione di impatto ambientale nell'esprimersi sul progetto. Il parere del Comitato regionale Via non è vincolante, ma si aggiunge ai no confermati dalla Regione, dalla Provincia e dal Comune di Brindisi.

Il Sia (lo Studio di impatto ambientale presentato dall'azienda) viene considerato carente sotto molti punti di vista. In un sito che ricade in un'area inquinata di interesse nazionale, le operazioni di dragaggio dei fondali, la provenienza degli inerti da utilizzare per i riempimenti, le interferenze tra la colmata e la falda contaminata, e persino l'impatto sulla temperatura degli specchi portuali delle acque refrigerate prodotte dalla rigassificazione del metano, non sono sufficientemente analizzati e valutati da Brindisi Lng, sostiene il comitato.

I famosi benefici collaterali, come la nascita di una industria del freddo, sono solo enunciati ma non approfonditi. E poi manca una parte importante: la soluzione del collegamento con la rete Snam, dato che la Regione ha detto no alla bretella. Losappio ha espresso «grande apprezzamento per la professionalità e la competenza del Comitato Via, che anche in questa complessa vicenda ancora una volta ha mostrato perizia tecnica e senso di equilibrio».

Articoli correlati

  • Sit-in di solidarietà con la Ocean Viking
    Migranti
    Brindisi

    Sit-in di solidarietà con la Ocean Viking

    L'iniziativa ha condannato il fermo amministrativo di 20 giorni imposto alla nave di SOS Mediterranee, giunta venerdì scorso nel porto di Brindisi con a bordo 261 migranti (di cui 68 minori), soccorsi in quattro operazioni a largo della Libia.
    12 febbraio 2024
  • Inquinavano e credevano in Dio
    Ecologia
    Il fervido cattolicesimo dei Riva

    Inquinavano e credevano in Dio

    E' crollato definitivamente il sistema di potere che veniva benedetto e celebrato a Pasqua e Natale in fabbrica, con generose donazioni dai Riva all'ex arcivescovo di Taranto monsignor Benigno Papa.
    11 giugno 2021 - Alessandro Marescotti
  • Taranto, cronaca di un disastro ambientale
    PeaceLink
    Relazione sul webinar di PeaceLink

    Taranto, cronaca di un disastro ambientale

    Di fronte all'inquinamento del polo industriale e in particolare dello stabilimento siderurgico vi è stata, dal 2008 in poi, una crescita della cittadinanza attiva. La società civile organizzata, supportata dai dati scientifici dell'Arpa Puglia, ha saputo contrastare lo strapotere dei Riva.
    10 giugno 2021 - Laura Tussi
  • Sentenza Ambiente Svenduto, confiscati gli impianti dell'area a caldo ILVA
    Editoriale
    Condanne durissime, condannati anche i politici

    Sentenza Ambiente Svenduto, confiscati gli impianti dell'area a caldo ILVA

    Nessuno aveva mai parlato della diossina a Taranto prima del 2005. Fummo noi a prenderci la responsabilità e i rischi di denunciarlo pubblicamente. Oggi è una grande giornata di liberazione dopo una lunga resistenza e tante vittime. Venivamo chiamati "allarmisti" ma avevamo ragione noi.
    31 maggio 2021 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)