Ambiente e lavoro nel festival di Langiu
TARANTO - Scacco matto a degrado e inquinamento. In otto mosse, tra cinema, teatro, musica e laboratori. La carica la suona l'alfiere del teatro civile in Puglia, Alessandro Langiu, l'autore di spettacoli sulle polveri mortali nel rione Tamburi, il mobbing all'Ilva e i morti di tumore al petrolchimico di Manfredonia. Sua è la direzione artistica, per l'associazione culturale Nemesi, di un «Festival dell'Ambiente e del Lavoro» inserito nel progetto «Transiti di autori contemporanei» che Taranto, città soffocata dall'inquinamento, promuove dal 19 al 21 dicembre con il sostegno del Comune e della Regione Puglia: tre giorni ad alta densità d'impegno sociale che culmineranno con un concerto per l'ambiente e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Prima le parole, il 19, a Palazzo Galeota (ore 16), dove esperti, ricercatori e studiosi - con in testa il direttore generale dell'Árpa Puglia, Giorgio Assennato getteranno sul tavolo di un convegno ad hoc i dati e le possibili soluzioni per le città industrializzate, non solo della nostra regione. In serata, alla Masseria Vaccarella, andrà quindi, in scena lo spettacolo Sloi Machine nel quale Andrea Brunello ripercorre la drammatica vicenda degli operai intossicati dal piombo nella fabbrica S.L.O.I. di Trento.
Sabato 20, dalle ore 10 alle 17, sarà la volta di alcuni laboratori didattici su energia e arte del riciclo, appuntamento cui seguirà (ore 19) la proiezione di Biutiful cauntri, il docufilm sui rifiuti campani girato da Andrea D'Ámbrosio ben prima che l'emergenza «monnezza» diventasse un fatto mediatico. Chiusura di serata (ore 21) con Alessandro Langiu in Angolo somma zero, altro lavoro su fabbriche e morti bianche, ancora nel triangolo Manfredonia-Brindisi- Taranto.
Infine, domenica, altri laboratori sull'energia (ore 10-17), la proiezione del documentario Produrreconsumaremorire del regista bitontino Pippo Mezzapesa e il Concerto per l'ambiente cui parteciperanno, tra i tanti artisti pugliesi, il rapper tarantino Fido Guido e le Faraualla.
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