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Un'alunna dell'Alfieri scrive al sindaco: vogliamo salute e lavoro

Inquinamento, lettera aperta al sindaco Ezio Stefàno. Ad elaborarla una giovane studentessa di seconda media dell'istituto Alfieri di Taranto.
13 dicembre 2008
Fabiana Augenti (Alunna della Scuola “Vittorio Alfieri”)

Il cancro della mia città - Taranto
«Egregio Signor Sindaco, mi chiamo Fabiana Augenti e sono un’alunna della scuola statale “Vittorio Alfieri”. Ho voluto scriverle questa lettera per parlarle del grave dilemma che affligge Taranto da molti anni.

E’ bene ricordare che a Taranto, da ultimi sondaggi fatti, si registra la quadruplicazione di morti per malattie tumorali rispetto al resto della Puglia e questo lascia pensare che il problema sia reale.

La causa scatenante sicuramente è la presenza nel nostro territorio dell’industria siderurgica più grande d’Europa, l’Ilva, che emette oltre il 90% di diossina prodotta in tutta Italia e produce anche il 30% di anidride carbonica. A questi problemi si aggiungono anche la presenza di mercurio nel mare di Taranto e l’esistenza di zinco, piombo e altre sostanze inquinanti nell’atmosfera emesse sempre dall’industria.

Quello che si aspettano i tarantini da Lei è un forte intervento per favorire la chiusura dello stabilimento e mettere fine a questa continua minaccia contro la salute dei cittadini. Sinceramente io non sono molto favorevole alla chiusura dell’Ilva anche se mi rendo conto che così non si può continuare, ma nello stesso tempo sono consapevole che nel nostro territorio l’Ilva rappresenta il sostentamento di circa 17 mila famiglie tarantine.

Quello che cerco di dirle è di trovare, con la collaborazione delle istituzioni, una soluzione per questo grave problema cercando sempre di mettere al primo posto la salute dei cittadini, ma anche la salvaguardia del posto di lavoro dei dipendenti Ilva. Sono convinta che, se questi lavoratori venissero ricollocati in altre realtà, sarebbero ben felici di chiudere lo stabilimento visto che proprio loro ogni giorno vivono i disagi maggiori sia per la salute che per i pericoli che comporta lavorare in questa grossa industria.

Confido molto nel suo intervento visto che Lei per la salute si è sempre battuto in prima linea sia come medico e adesso come sindaco cercando di tenere fede alla promessa fatta quando divenne sindaco promettendo a tutti noi una città più pulita e la tutela dei cittadini. Questo richiede sicuramente uno sforzo in termini politici, ma soprattutto una doverosa riflessione sul futuro della nostra città».

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