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Vendola: dopo il caso-diossina affronteremo il caso-Cerano

Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, parlando con i giornalisti a margine della discussione di oggi, nell’aula del consiglio regionale pugliese, sul disegno di legge che prevede nel territorio pugliese una riduzione, rispetto ai livelli nazionali, di emissioni di diossina in atmosfera. Dico al centrodestra cimentiamoci insieme da subito: da domani c'è una nuova partita che si chiama Cerano, che si chiama carbone, che si chiama Brindisi.
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno

Nichi Vendola
BARI - ''L'ambiente è tutta la nostra vita. Facciamo tutti insieme questa battaglia. Credo che oggi la politica o guadagna questa riconciliazione con l’ambiente, oppure la politica non vale un fico secco”.

Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, parlando con i giornalisti a margine della discussione di oggi, nell’aula del consiglio regionale pugliese, sul disegno di legge che prevede nel territorio pugliese una riduzione, rispetto ai livelli nazionali, di emissioni di diossina in atmosfera.

Commentando la posizione del centrodestra che è favorevole al disegno di legge e, anzi, propone di anticipare l’entrata in vigore dei limiti più rigidi di emissione di diossina in atmosfera da consentire, Vendola ha detto: “Oggi il centrodestra fa una rincorsa di tipo ambientalista: bene così. Se la contesa nel teatro della politica è a chi è più ambientalista io penso che abbiamo raggiunto un buon risultato.

Mi fa piacere che non parli più il ministro Prestigiacomo, che io non venga più insultato dall’on.Franzoso, che siano finite le voci petulanti di un centrodestra che mi avevano rappresentato come un pazzo visionario, come colui che avrebbe fatto chiudere lo stabilimento dell’Ilva e avrebbe fatto mettere per strada migliaia di lavoratori”.

“Dico al centrodestra cimentiamoci insieme da subito: da domani – ha detto Vendola – c'è una nuova partita che si chiama Cerano, che si chiama carbone, che si chiama Brindisi. Vogliamo concordare tutti insieme per poter guadagnare una riduzione importante della produzione di carbone, un abbattimento delle emissioni inquinanti nella città di Cerano? Facciamo insieme questa battaglia. E poi la faremo su altri fattori inquinanti, sulle polveri sottili, la faremo come l’abbiamo fatta qui in Puglia sull'amianto, e poi facciamola sull'abuso dei pesticidi in agricoltura, sulla cementificazione selvaggia, sulla protezione della costa, sulla protezione dei corsi d’acqua”.

E al centrodestra che propone di utilizzare finanziamenti per la bonifica dell’area di Taranto sottolineando che ne sono stati persi tanti, Vendola risponde: “Parlano a vanvera. Intanto questo governo regionale, da me presieduto, per la prima volta, ha posto, di fronte al governo nazionale, quello Prodi e poi quello Berlusconi, la bonifica integrale dei siti inquinati di interesse nazionale di Brindisi e di Taranto e il nostro intervento ha impedito che nel terzo sito inquinato di interesse nazionale, quello di Manfredonia, partissero le sanzioni comunitarie perchè non erano stati cantierizzati quegli interventi di bonifica che noi abbiamo cantierizzato”.

Seconda questione: “Su Brindisi – ha detto Vendola – abbiamo chiuso un accordo di programma che per la prima volta considera il tema della bonifica nella sua integralità, come un problema e un obiettivo complessivo e abbiamo chiesto al governo Prodi, al fotofinish, prima che cadesse, di fare la stessa cosa su Taranto”.

“Ora – ha continuato – chiediamo di rispettare gli impegni su Taranto, si tratta di definire un’area di alcune decine, centinaia, di chilometri quadrati su cui investire ciò che serve per un’opera complessiva di bonifica. Oggi la diossina che oggi stiamo per togliere riguarda il futuro, ma c'è la diossina che si è accumulata nel terreno, che viene da 30-40 anni fa, e che fa ammalare le persone. Allora dobbiamo occuparci anche di bonificare il passato e il presente”.

“E qui – ha detto Vendola – c'è la sfida alla quale chiamo tutti, centrosinistra e centrodestra, una sfida da fare al governo nazionale: dateci le risorse perchè Taranto come Brindisi sono due grandi questioni nazionali. Se si bonifica Taranto e Brindisi si restituisce a uno dei pezzi più pregiati del Mezzogiorno d’Italia il proprio splendore, il proprio diritto alla vita e allo sviluppo”.

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